La Donna nell'Arte

Espressioni di vita artistica nella realtà locale


Mostra d'arte figurativa


www.abruzzoinmostra.it - webmaster: Federico Adamoli


CARINA SPURIO
di Marco De Federicis

Nel parlare cli poesia e poeti ci si ritrova inevitabilmente a gestire un singolare rapporto con il tempo. Sintesi sincretismo metafore e persino il silenzio racchiusi nei versi non vogliono altro che descrivere attimi emozioni la cui istantaneità viene fissata in eterno dal ricordo dell'artista. La poesia narra questo ricordo questa percezione e la sua forma intima mira arditamente a trasferirne la sensazione al lettore. Curioso il rapporto con il tempo in cui un attimo è percepito come eterno si sviluppa temporalmente nell'atto scultoreo della composizione per poi divenire universale nella memoria dei lettori e della storia stessa. Ed è forse per questa controversa relazione con il tempo che spesso si ricorre al passato nel parlare di poeti e poesia non riuscendo a cogliere nel presente la portata dell'atto creativo la rivoluzione in corso nell'animo di chi sta scolpendo sillaba dopo sillaba la forma dell'infinito. Carina Spurio giovane poetessa teramana costituisce al contrario un esempio di cui parlare al presente di un presente che ha alle spalle un'evoluzione rapida intensa e in crescita costante e vertiginosa. Tutto ha inizio il l agosto 2005 quando dopo anni di quieta incubazione decide di pubblicare in punta di piedi una raccolta di versi intitolata "Il sapore dell'estasi". Carina come si rivelerà poi nella conoscenza della sua poetica rompe da quel giorno l'intimo e solido legame che vincola castità ed emozioni femminilità e pudore ancestrale. La sua poesia è un improvviso dischiudersi di colori e sensazioni in cui l'amore e le sue percezioni non hanno più bisogno di restare castigati nell'anima ma esigono a gran voce di prendere forma. Il riscontro è clamoroso. La raccolta presentata al cospetto del Sindaco di Teramo Gianni Chiodi e l'Assessore alla Cultura Mauro Di Dalmazio in occasione della fortunata la edizione de La Villa Suite ottiene un notevole successo in termini di copie vendute. Il bocciolo si è dunque dischiuso.


Carina Spurio comprende che è giunto il tempo di mutare il timido sussurro in una consapevole voce declamante. Con la solita modestia che la contraddistingue nella vita comune inizia a lavorare al progetto che segnerà una svolta nel suo cammino fino a farle prendere coscienza che la scrittura o meglio la trascrizione organizzata dei sensi può assurgere al rango di missione esistenziale. Dopo un anno di lavoro intenso e alacre fatto di preoccupazioni ben più prosaiche legate alla gestione di una pubblicazione non amatoriale il 23 giugno del 2006 viene presentata la riedizione de "Il sapore dell'estasi". Questa volta il volume si mostra in un'edizione svestita dei limiti tipici della debuttante. Le composizioni segnando un percorso ben preciso le parole descrivono un viaggio una lunga strada il cui panorama è l'arte il mito il verso la fantasia il sogno il desiderio". E un giorno denso di magia quello all'Auditorium San Carlo della città di Teramo nuovamente alla presenza tra gli altri dell'Assessore comunale alla cultura Mauro Di Dalmazio e dell'editore Mauro Gurioli. La serata ha un atmosfera magica anche per l'innaturale silenzio che si crea quando la voce recitante quella dell'attrice Antonella De Collibus incanta i tanti convenuti e la stessa autrice declamando i versi contenuti in "Colle del Vento" o Rubacuoti . Anche in questa occasione risulta evidente sin dall'inizio che l'opera di Carina Spurio ha una portata autorevole. La sua poesia si manifesta non soltanto come semplice esternazione della sfera sensoriale ma affonda le radici nel mito nella tradizione in uno spontaneo metalinguismo che trova nella pittura il suo referente più immediato. E per questa ragione che la casa editrice Kimerik vuole includerla nell'antologia "Sensazioni d'autore" pubblicando "Stelle sul mare". è l'inizio di collaborazioni importanti con il critico letterario Beniamino Biondi e con lo stesso Mauro Gurioli che indicano chiaramente come la poesia di Carina Spurio stia diventando sistema e la sua forma stile. E i riconoscimenti non tardano a venire. Nel luglio di quest'anno viene premiata per "Metafore" al Concorso Internazionale indetto dalla Massimo Lombardo Editore e organizzato da Comune di Milena (Caltanissetta). Nello stesso mese dal 4 al 10 Luglio all'interno della manifestazione Teramo Città Aperta Al Mondo nell'ambito del progetto spettacolo Il risveglio dei sensi dedica i suoi versi ad uno dei cinque sensi: la vista proseguendo il percorso verso l'analisi della sensorialità nel suo significato più esteso e privilegiando ancora il suo personalissimo rapporto con la pittura. In ottobre poi è autrice del testo di copertina dell'Antologia dell'VIII Premio Poesia "Beato Gaetano Errico" di Napoli e dei versi sulla locandina pubblicitaria dello stesso Premio. A questo punto giova sottolineare come Carina Spurio abbia conquistato una collocazione di rilievo nel panorama poetico nazionale e vada identificata nel suo status di artista di scrittrice. Testi come Colle del Vento" o Leggendaria Repubblica di Venezia si discostano dai saturi clichè romantici ed esistenzialisti per recuperare nel rapporto con il mito con il tempo con l'arte con il territorio e dunque con la tradizione il legame con una classicità scomparsa e ormai sbiadita nell'ottundimento della modernità. La sua resta una poesia immediata che della classicità stessa rifiuta i vincoli formali ma che dischiude alla scrittura infinite possibilità espressive sempre avvolte dal calore del corpo e del sogno; il verso di Carina Spurio si nutre dell'estatica relazione tra eros e infinito tra uomo e arte tra amore e morte. L'espressione non può dunque limitarsi alla sola poesia. Nel futuro di Carina Spurio compare la prosa. I suoi prossimi progetti riguardano un romanzo e una biografia dedicata ad un pittore. E nell'attesa di questi entusiasmanti lavori riusciamo già ad immaginare le tante pagine sapientemente giustapposte che non mancheranno di regalarci ancora poesia amore e il consueto e catartico bagno di pura sensualità prodotti da un'artista che è cresciuta in maniera rapida e imponente al ritmo delle sue stesse emozioni.