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PANNELLO n. 3 - Silvi Marina - Piazza Guglielmo Marconi
(ENGLISH TEXT)

La costruzione delle grandi opere pubbliche
(1914-1947)

EDIFICIO SCOLASTICO - SCUOLE ELEMENTARI GUIDO BINDI (1914-1938) - Già nel 1914 il Comune di Silvi progettava la costruzione di tre scuole. Una nel capoluogo di Silvi Paese una nella frazione di Piane Maglierici e una nella frazione di Silvi Marina. La scuola di Silvi Marina doveva essere costruita in un'area sita in contrada Concio a nord dell'abitato attuale (vicino alla stazione ferroviaria) e la progettazione fu affidata all'ingegnere Giuseppe Marcozzi che realizzò il proprio progetto nel luglio del 1914. Lo scoppio del primo conflitto mondiale e la partecipazione dell'Italia alla guerra costrinsero l'amministrazione alla sospensione dei lavori "di fronte ai poteri più alti e nobili" e dal momento "che la mano d'opera scarseggiava trovandosi la maggior parte dei lavoratori al servizio militare" (relazione geom. De Florentiis - 12 aprile 1922 ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 100 fasc. 1). Nel 1922 quando la nazione sembra aver ripreso il suo ritmo di vita normale e vinta la guerra nasce la volontà di provvedere ai più urgenti bisogni l'Amministrazione Comunale di Silvi conscia del proprio dovere porta fra gli altri vitali interessi del paese il suo esame sulla scuola e determina di costruire i vari edifici scolastici già approvati . Ma nonostante la volontà di realizzare in tempi brevi l'edificio scolastico di Silvi Marina altre contingenze storiche costrinsero nuovamente l'amministrazione comunale a sospendere il progetto di costruzione: la soppressione del Comune e l'accorpamento al Comune di Atri (1927); la riconquista dell'autonomia comunale (1929); il trasferimento del Capoluogo da Silvi Paese a Silvi Marina (1931); la difficoltà nella scelta dell'area da destinare alla costruzione. I lavori riprenderanno solo nel 1934 con l'affidamento dell'incarico di progettazione all'ingegner Emidio Fiore. Questa volta l'area scelta per la costruzione è "sita a monte della strada Statale Adriatica Superiore n. 81" e si svolge al piede della collina di Silvi è di proprietà del Signor Rossi Ambrogio fu Alessandro da Silvi (...) è centrale rispetto al nucleo princiaple dell'abitato di Silvi Marina e poco distante dalla stazione ferroviaria Atri-Silvi . E' prevista per la costruzione una distanza di dieci metri dal ciglio stradale "per formare un piazzale" dal momento che "l'arretramento è indispensabile alla sicurezza degli alunni in relazione al traffico stradale" (verbale della Commissione tecnico didattico-sanitaria 29 ottobre 1934 - ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 100 fasc. 1). Ma neppure questo progetto per cui venne concesso un mutuo di 414 mila e 700 lire dalla Cassa Depositi e Prestiti verrà realizzato poiché nell'atto di appaltare l'opera l'Amministrazione Comunale ritenne che "l'area scelta non fosse conveniente sia per ragioni di sicurezza degli alunni in relazione al traffico stradale anche costruendo un piazzale sia per la forte spesa occorrente per lo sbancamento" (verbale della commissione tecnico didattico sanitaria 16 ottobre 1937 - ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 100 fasc. 1). L'edificio scolastico trova per la sua ubicazione definitiva "l'arenile lungo Viale Arrigo Rosso e immediatamente a sud della Rampa Simoni". "Per adattare la costruzione alla nuova area e per uniformarla alle nuove esigenze costruttive" l'ingegnere Eugenio Vinditti incaricato dal Comune è costretto a apportare varianti consistenti al progetto precedente fra cui la "costruzione della nuova facciata prospiciente la costruenda Piazza dell'Impero" attuale Piazza Marconi. La realizzazione dell'opera il cui costo complessivo fu di 421 mila e 786 lire venne definitivamente completata nel 1940 l'ingegnere Vinditti ricevette un compenso di quali mille e duecento lire e l'appalto dei lavori fu affidato alla ditta Brandimarte Fenaù. La scuola fu in seguito intitolata a Guido Bindi che è stato il medico più conosciuto del Comune. Segretario Nazionale Fascista durante il ventennio dopo la caduta del duce e la fine della guerra fu perseguito dal Comitato di Epurazione (programma di defascistizzazione delle amministrazioni) poiché sospettato di collaborazione con le truppe naziste di occupazione ritenuto poi a furor di popolo non colpevole dei fatti. Il progetto durante la realizzazione venne variato con l'aggiunta di un corpo-torre e dell'orologio. Tale orologio a suoneria di ore e quarti doveva essere fornito di un dispositivo elettrico automatico per comando di sirena per dare il segnale dell'alba della scuola del mezzodì. Durante il secondo conflitto bellico mondiale l'edificio scolastico fu adibito dai nazi-fascisti a casermetta di difesa per gli attacchi dal mare. Vennero danneggiate finestre infissi e vetri tanto che ancora nel 1946 le lezioni non potevano svolgersi regolarmente a causa dell'esposizione di alunni e maestre alle intemperie invernali: "Durante l'occupazione tedesca tra gli altri edifici distrutti e danneggiati quello delle scuole elementari in Silvi Marina subì danni gravissimi essendo stato scelto per adattarlo a specie di casermetta per la difesa dagli attacchi dal mare. Tra l'altro tra i vari danneggiamenti è da comprendersi l'asportazione quasi totale degli infissi e vetri delle numerose e grosse finestre tutte esposte ai venti essendo l'edificio isolato" (Minuta di lettera del sindaco Terra al Genio civile del 26 novembre 1946 - ASC Silvi - Carteggio amministrativo busta 100 fasc. 1)

PALAZZO COMUNALE (1946-1947) - Nel 1931 il capoluogo del Comune era stato trasferito da Silvi Paese a Silvi Marina. La spiaggia subiva un forte incremento demografico e urbanistico e nel contempo si compiva lo spopolamento delle zone collinari che per secoli erano state il luogo privilegiato di insediamento abitativo. Dopo il trasferimento il Comune per diversi anni si trovò nella necessità di spostare i suoi uffici da una sede all'altra ogni volta che le aumentate esigenze rendevano non più sufficienti e idonei i locali occupati. A causa delle distruzioni prodotte dalla seconda guerra mondiale si vide addirittura costretto ad adattarsi in abitazioni private tutt'altro che idonee a ospitare gli uffici. Nel 1946 si ritenne necessaria la costruzione di un Palazzo Municipale. Oltre alla mancanza di una sede adeguata altro motivo da cui scaturì questa esigenza fu la pressione delle masse disoccupate ridotte in miseria in seguito agli eventi bellici. La costruzione dell'edificio comunale dopo la costruzione della fognatura di Silvi Paese sembrava la soluzione migliore per occupare i capofamiglia e sfamare parte della popolazione di Silvi. Come si legge in diverse lettere inviate dal Comune alla Prefettura di Teramo "Nel Comune di Silvi la situazione del lavoro è da ritenersi gravissima. Questo comune che accoglie una popolazione operaia numerosa e misera e sulla quale ancora incidono le ferite dello sfollamento obbligatorio che la privò di ogni cosa" si trova "a dover sempre riguardare con estrema attenzione e preoccupazione le vicende riguardanti la classe medesima. L'unico lavoro in corso nel Comune la costruzione della fognatura di Silvi Paese è per terminare e già la mano d'opera in essa occupata è gravemente ridotta. L'unica via che si apre per assicurare lavoro almeno a turno durante le imminenti cattive stagioni alle squadre di lavoratori che già assediano in permanenza sia pure con comprensione e disciplina la sede comunale è costituita dall'inizio dei lavori imminenti" (Lettera del Sindaco alla Prefettura del 17 settembre - ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 23 fasc. 1 sottofasc. 13).
Facciamo noto che la più mera disoccupazione regna in questo comune ora che i lavori di fognatura di Silvi Paese sono pressoché ultimati. Un ulteriore lungo periodo di inattività nel campo dei lavori pubblici renderebbe la situazione insostenibile perché in Silvi sono letteralmente ammassati centinaia e centinaia di braccianti ed operai qualificati dell'edilizia in spaventoso stato di miseria (Lettera del Sindaco alla Prefettura del 20 ottobre 1947 - ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 23 fasc. 1 sottofasc. 13). D'altronde vista anche l'espansione dell'abitato non era conveniente che gli uffici comunali fossero in parte allocati nella casa del Maestro (di proprietà dell'Istituto Nazionale Assistenza Magistrale che nel 1947 ne chiedeva la restituzione per adibirli a fini assistenziali) e in parte nell'edificio della stazione ferroviaria. Dopo aver individuato il sito in cui doveva nascere la nuova sede Municipale l'arenile in via Garibaldi a nord della Rampa Simoni a fianco del nuovo edificio scolastico il primo incarico di progettazione dell'edificio comunale fu affidato all'ingegner Francesco Lolli proprio nel 1946 e approvato con la deliberazione consigliare del 16 settembre dello stesso anno. L'ammontare complessivo della spesa era di 17 milioni e l'opera veniva qualificata fra quelle urgenti a sollievo della disoccupazione. Ma l'opera si rilevò presto più costosa di quanto era stato preventivato (circa 42 milioni) e il Comune avendo visti negati i finanziamenti statali cui sperava di accedere (nell'ordine di 15 milioni) decise di sospendere la progettazione "per ragioni di economia non potendo il Comune sostenere un grave onere" (Minuta della lettera inviata dal Sindaco alla Prefettura - Ufficio del Genio Civile il 5 dicembre 1947 - ASC Silvi - Carteggio Amministrativo busta 23 fasc. 1 sottofasc. 13). Nel 1947 l'incarico di progettare un'opera più conveniente che rispondesse alle esigenze richieste dalle necessità locali venne affidato all'ingegnere Eugenio Vinditti. La realizzazione del 1° lotto di lavori venne a costare complessivamente 15 milioni e del 2° lotto 5 milioni e 675 mila lire. Dalle piante dell'edificio si può notare che era stata prevista a piano terra l'abitazione del custode che lasciò nel tempo il posto ai nuovi uffici che nacquero con l'aumentare dei servizi di competenza comunale e che al piano rialzato veniva destinata una sala all'archivio che poi con l'aumentare della mole di documentazione conservata fu spostato nel seminterrato. Come si nota dal prospetto l'edificio venne concepito a due piani la sopraelevazione che gli ha conferito la forma attuale è di epoca recente.