Federico Adamoli
Felice Barnabei. Lettere a Giannina Milli (1862-1888)


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     Se si domanda ad Irelli perché mi hanno tolto il sussidio risponde perché non mandavo i certificati! Ma senza i certificati non si può riscuotere il denaro ed io l'ho avuto fino al mese passato; ed egli tornò a dire che i certificati è vero sono venuti ma... ... così così passandovi sopra l'occhio della Deputazione!
     Con ciò mi si fa un insulto e grave!... O i certificati sono veri o sono falsi; di questa via non si esce! Eppoi quelli che fanno simili discorsi non avranno mai letti gli attestati che per me sono stati inviati giacché se li avessero letti avrebbero dovuto da rimanerne più che soddisfatti avendomeli il Direttore dell'Accademia rilasciati assai più ampii di quello che io dimandavo e ciò perché era contentissimo di me!
     Per il mese di agosto mandai il certificato in cui il Direttore medesimo attestava che per motivo di salute avevo dovuto lasciar Pisa e non aveva potuto assistere alle lezioni. I Signori della Deputazione non vogliono accusarlo perché credono che io possa essere andato a spasso! Ma il Direttore dell'accademia rilascia un certificato simile in forza di un'attestato medico che parli a lui di questa benedetta salute! Insomma tante circospezioni tanta diffidenza tante misure che davvero io credo inutili per non dire ingiuste!
     Del resto non so perché quest'anno non mi sconfido come accadevami l'anno passato; speriamo che chiusa una porta se ne apri un'altra ad aprire la quale di non leggiero aiuto come sempre mi dovrà riuscire l'opera sua o carissima Sig.ra Giannina.