Salvatore Muzzi
Mente e Cuore. Parole di Salvatore Muzzi agli alunni delle private scuole Minarelli


Pagina 8 di 10       

%


     Ma cresce il fanciullo bennato ed è mestieri associare all'opera delle madri quella puranche de' maestri. Entri dunque alle scuole o riceva insegnamento sotto il tetto paterno certo è che il cuore ne rimarrebbe sterile ove la mente si fecondasse di grette nomenclature di vane superficiali cognizioni. — Leva gli occhi diceva un savio scrittore (3) leva gli occhi o fanciullo e contempla come sia l'azzurra volta del cielo di stelle brillantissime ammantata; come l'astro maggiore doni luce e movimento al nostro mondo: volgiti alla terra e contempla come intorno gli si aggiri come dal duplice suo moto ne nasca l'alternarsi costante del giorno e della notte l'avvicendarsi delle stagioni; come qua s'aderga in monti là si deprima in bacini che accolgono i mari; come fiumi vi serpeggino e laghi e stagni vi dorman per entro. Ove di annose selve si veste ed occulta; ove in vasti campi distendesi e germina; e in costa al burrone che sgomenta olezza il fiore che ricrea e se tace il sibilo del vento mormora lene il ruscelletto che limpido scende fra rive erbose. Vedi sapienza infinita! Vedi ammirabile onnipotenza! - Iddio creò per l'uomo tante e sì varie meraviglie: e quali in povero ricambio quai sentimenti di gratitudine non dovrai tu al Creatore? quali emozioni di tenerezza non metteranno stanza nel cuor tuo? — Ecco mente e cuore istruiti educati ad ad un tempo.
     Non sempre però la voce del maestro può educare sì moralmente il cuor del fanciullo e del giovinetto. Questi allettato ad imparare anela ognor più d'imparare; e prima che applichi l'animo a cose di scienza ch'escano fuori delle comuni elementari versa in continuo desiderio di letture dilettevoli e vorrebbe pur empire la bramosa voglia di pascersi in esse a sazietà. Oh nobile desiderio; ma come difficile a bene appagarsi! Darai tu al garzonetto novelline e favole d'ogni maniera? Son elleno forse indifferenti? sono forse ugualmente caste ugualmente morali? — Io non mi so adagiare nell'opinione di coloro che danno leggere alla rinfusa esempi di virtù e di vizi; e mi rammento d'un libercolo più e più volte ristampato e diffuso per l'Italia il quale correva a' miei giovani anni per le scuole e che intitolavasi quadro di virtù e di vizi!; dove accanto a nobili azioni erano le più basse turpitudini; dovo il delitto era dipinto colle tinte più nere ed orribili né sempre punito anzi talora trionfante! Libercolo dedicato ai giovanetti e simile a que' mostruosi drammi teatrali ne' quali per indurre avversione al vizio si mette prima in sulle scene baldanzoso e sfacciato; talché il veleno s'instilla mortifero ne' cuori poi si ricorre al rimedio le tante volte inefficace!!

* * *

(3) ) Paolo Pultrini esimio Segretario comunitativo di Castel S. Pietro.