Salvatore Muzzi
Mio padre e mio nonno


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Mio padre

     Brevi semplici veridiche parole dirò d'un uomo che fece il bene senza menarne rumore che fu religioso senza ostentazione onesto a tutte prove alieno da ogni infingimento operoso mansueto cristianamente marito padre cittadino ottimo. Era questi Giuseppe Muzzi l'incomparabile mio genitore!
     Ei nacque in Bologna il 9 gennaio 1781 da Giacomo vasellaio ingegnosissimo e da Gesualda Giordani buona madre e buona massaia. Mandato alle Scuole Pie v'apprese i rudimenti delle cristiane dottrine dell'aritmetica dell'italiana scrittura. In questa prevalse (giusta i metodi di que' tempi) e nella scienza de' numeri: e l'una e l'altra ebbe poi ad insegnare nella lunga laboriosa sua vita. Strinse in quelle Scuole poche ma lodevoli amicizie delle quali basterà ad onor suo la perenne salda immutabile con quel benemerito institutore scienziato che fu Cammillo Minarelli.
     Uscito il Muzzi dalle Scuole Pie convenivagli pensare al futuro. Suo padre direttore della fabbrica di maioliche a Porta san Vitale aveva mestieri dell'aiuto di Giuseppe ch'era il figliuolo primogenito: e tanto più quando nel 1792 essendo Giacomo riuscito ad eccellenza nella fabbricazione di quelle fine e vaghe terraglie che erano vanto de' soli inglesi fondò coll'ingegno proprio e coi danari del munifico senatore Carlo Filippo Aldrovandi Maroscotti la nuova officina che fu detta perciò dell'Aldrovandi e che poi venne d'una in altra mano conservando però sempre l'antico nome e l'antica riputazione. Fondata dunque una tale officina aveva d'uopo del figliuolo che l'aiutasse nella direzione della medesima e nella vigilanza sugli operai; ma questi non poteva reggere all'ardente atmosfera delle fornaci e dovette perciò campar la vita con altri esercizi ed altre industrie. E poiché alle Scuole Pie aveva appreso come ho detto e l'aritmetica e la buona scrittura entrò egli amanuense del dottor Antonio Ronca probo notaio assai stimato nel cui Studio indefessamente lavorando pervenne a tali guadagni che nel 1806 poté condur moglie. Era dessa Maria Ferrarini sorella di quell'Antonio chimico e speziale la cui Farmacopea venne trovata sì utile ed eccellente che non solo in Italia fu bene accolta e seguita ma ne' paesi di fuori sino all'imperial Pietroburgo.