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"I COLORI DELLA MEMORIA"
Arte... Cultura - Liturgia tra il XVII e il XVIII sec.

Il tessuto

è una stoffa ottenuta con l'incrociamento di due serie di fili intrecciati ad angolo retto fabbricati su telai a mano o meccanici. Si compone almeno di una serie di fili (catena) e di una serie di inserzioni (trama): l'una costituisce l'ordito o la catena e l'altra il tessimento o il ripieno della stoffa. Un tessuto, quindi, è un manufatto complesso dato da un intreccio di fili (ordito) e di (trame) ortogonali fra loro, che prende il nome di (armatura). I materiali usati fin dall'antichità sono: cotone, canapa, lana, lino, fili d'oro e d'argento. La seta, conosciuta in Cina fin da età remotissima, fu introdotta in Egitto verso il III sec. a.C. e da qui in tutto l'Occidente, dove ben presto fiorì la cultura del baco da seta. Le aree dove per prima si sviluppò una consistente produzione tessile sono la Spagna e la Sicilia. In seguito essa si sviluppò in tutta l'Italia, in modo particolare nelle città di Lucca e Venezia. Le stoffe belle e preziose furono usate in ogni tempo per ornamento personale e anche per il culto religioso. Nell'Antico Testamento Iddio stesso ordinò a Mosè che le vesti dei Sacerdoti fossero di stoffe preziose ornate da ricami. La tradizione canonica ha riservato grande attenzione alla preziosità dei materiali utilizzati per i paramenti liturgici per dare visibile dignità al culto divino. La preziosità delle stoffe, dei ricami, dei merletti e delle ornamentazioni non era riferita agli officianti, ma alla memoria dell'azione celebrativa. La diffusione dell'arte tessile in Abruzzo riguardava soprattutto la lana e, nel Seicento, la produzione di tappeti. L'area geografica di provenienza della manifattura del Santuario è stata identificata con quella Meridionale e centrale. Alcuni pezzi probabilmente sono stati prodotti da opifici abruzzesi della zona aquilana. Le stoffe usate per confezionare i parati liturgici del Santuario di Teramo sono materiali pregiati tessuti e ricamati in seta, damaschi, broccati, rasi, telette d'oro, taffetas, cannellati, liserè, tessuti a pelo strisciante; spesso fili d'oro d'argento e di seta, paillettes e lino costituiscono i galloni e altri dettagli decorativi. I parati in velluto (vedi elenco documenti d'archivio), che caratterizzano la produzione tessile liturgica del sec. XV, sono andati perduti insieme a quelli di colore nero.