Fotografia precedente Pagina iniziale Fotografia successiva

"I COLORI DELLA MEMORIA"
Arte... Cultura - Liturgia tra il XVII e il XVIII sec.

DALMATICA

         Il nome deriva dal luogo di provenienza, la Dalmazia.
         Era una tunica ampia e bianca che arrivava fin sotto al ginocchio, munita di larghe maniche scendenti fino al polso e provvista di una scollatura tonda per la testa.
         Presso i Romani era riservata alle classi più alte (imperatori, nobili) ed era confezionata in lino o lana o seta e ornata con due clavi (due strisce purpuree verticali che dalle spalle ascendevano davanti e dietro fino all'orlo inferiore) più o meno lunghi, secondo la dignità delle persone che l'indossavano. L'abito venne concesso in uso ai vescovi dall'imperatore Costantino ed era indossato anche nella vita civile.
         Nella seconda metà del secolo IV in Roma fu utilizzata come veste liturgica soltanto dal Papa, dai suoi diaconi e da altri ecclesiastici che da lui ne avevano avuto speciale concessione. Dopo varie vicissitudini, rimase esclusiva del clero per il servizio liturgico.
         La presenza dei clavi la rendeva immediatamente distinguibile dalla "planeta", ancor prima che per la presenza delle maniche. Dal sec. XII diventa la veste propria dei diaconi e, gradualmente, scomparvero i clavi.
         La dalmatica rimane immutata nel corso dei secoli ed è stata sempre associata al significato del servizio (diaconia).
         E' il paramento della dignità diaconale, usato in tutte le cerimonie dove sono richieste le funzioni di diaconi accanto al vescovo celebrante ed all'altare.

TUNICELLA o DALMATICA MINORE

         In origine la tunicella si differenziava dalla dalmatica per le maniche strette che si chiudevano intorno ai polsi e per l'assenza dei clavi. Con il passare del tempo questa diversità si è resa sempre meno evidente, fino ad arrivare ad una perfetta equivalenza con la dalmaticità, della quale peraltro manteneva le stesse caratteristiche sartoriali.
         E' il paramento proprio della dignità subdiaconale.
         Il subdiacono (o suddiacono) è una dignità intermedia di servizio all'altare; la sua figura prese forma nei primi secoli. A metà strada tra il diaconato e il sacerdozio, non aveva funzioni legate all'Eucarestia e alla sua amministrazione ma, piuttosto, di annuncio della parola veterotestamentaria.