Presentazioni della mostra:

- Lucia Arbace
- Padre Alberto Valentini
- Luca Maggi

Percorso interattivo
- Ingresso alla mostra
- Cucina
- Plastico n° 1
- Plastico n° 2
- Attrezzi ed utensili
- Fotografie
- Collezioni Gavioli e Menei
- 'Lu Funar'
- Attrezzi ed utensili
- La materassaia (Matràssàr)
- Bottega del Ciabattino
- Attrezzi ed utensili
- Ciclo della lavorazione del pomodoro
- Attrezzi ed utensili
- Bacheca Sant. S. Gabriele n° 1
- Bacheca ex-voto
- Bacheca Sant. S. Gabriele n° 2
- Sculture lignee


Presentazione del volume:
Tradizioni e cultura contadina
di Giuseppe Scarsella



Servizio fotografico

Video

a cura di Franco Giuliani


Il Palaisola



Crediti

- Progetto: Maria Grilli, Anna Valerli, Franco Giuliani, Alessandra Gasparroni, Maddalena Piccari, Giuseppe Scarsella
- Audiovisivi: Franco Giuliani
- Foto: Nicolino Farina, Enrico Saraullo
- Logistica: Paolo Flemac, Orazio Trulli
- Collaborazioni: Elena Giuliani, Alfonsina Centofanti, Elda Marcozzi
- Grafica: Nicolino Farina

Giuseppe Scarsella (scheda)


Link

Soprintendenza Psae Abruzzo
Beni Culturali
Campli Nostra Notizie

      Il Palaisola di Isola del Gran Sasso - San Gabriele (Teramo) ha ospitato da novembre 2009 a febbraio 2010 la Mostra "Identità e universi simbolici d'Abruzzo".

      L'Abruzzo ha un curioso primato di cui può essere ben orgoglioso: tra le regioni italiane vanta una radicata trama di tradi­zioni prevalentemente collegate alla civiltà contadina, alle quali assai per tempo è stata riconosciuta un'attenzione a livello di studi e ricerche. Ciò grazie alla sensibilità di non pochi cultori della materia e anche ad una fortunata congiuntura. Quando a livello legislativo, poco più di dieci anni fa, il Ministero per i Beni Culturali ha riconosciuto a pieno l'importanza di tutelare il patrimo­nio etnoantropologico modificando altresì la denominazio­ne delle Soprintendenze per i Beni Artistici e Storici, in questa regione ben dieci storici dell'arte sono stati incari­cati di assumere la curatoria di tale settore in maniera quasi esclusiva, potendo contare la Soprintendenza dell'Abruzzo di adeguate professionalità per far fronte ai diversi ambiti di competenza.
      Non pochi progetti - spesso realizzati con autentica tena­cia 'contadina' a costo zero ! - sono stati rivolti a valoriz­zare e far conoscere l'attività appassionata di quanti non hanno risparmiato energie per difendere la memoria di usanze antiche che rischiavano l'oblio. Gli uni e gli altri oltremodo consapevoli della necessità di preservare la trama fondante della cultura identitaria di un popolo, la quale peraltro in Abruzzo evidenzia una autentica rete di eccellenze proprio in un rapporto con la terra, qui oltremo­do operoso e sapiente. Sicché tali tradizioni vanno consi­derate non testimonianze di un passato di povertà bensì una ricchezza da reinvestire perché, cambiando prospetti­va, possono ben rappresentare esempi virtuosi da emulare in questo nostro Occidente industrializzato, viceversa vo­tato a dissipare i doni della Natura e a consumare senza criterio ed equilibrio le risorse non solo energetiche.
      Ammiriamo quindi con attenzione e rispetto le scenografie e le miniature di Giuseppe Scarsella, il quale con singola­re impegno e professionalità creativa si dedica da anni a difendere e a divulgare le tradizioni abruzzesi, riscuoten­do meritati consensi tra il grande pubblico e tra gli addetti ai lavori.
       (Lucia Arbace, Soprintendente BSAE dell'Abruzzo)

      Una sezione della mostra è dedicata ad oggetti ed attrezzi della tradizione agricola della Valle Siciliana che provengono da una casa-museo di Tozzanella ed è legata ad un progetto già programmato per il mese di aprile di quest'anno ma poi sospeso a causa del sisma che ha colpito in modo consistente molti paesi montani della provincia teramana. La presenza, la descrizione, la scelta di questo materiale, vera testimonianza della cultura contadina di questa zona, si deve alla disponibili­tà della signora Giorgina Menei, operatrice del settore, che ha già collaborato con le istituzioni del luogo per iniziative dello stesso tipo. A tali oggetti sono state aggiunte delle composi­zioni da lei realizzate con radici, arbusti e diversi materiali naturali, sempre nell'intento di testimoniare e raccontare la cultura e le risorse di queste contrade. Il Presidio di Teramo ha così voluto recuperare e riproporre i contenuti di una inizia­tiva che gli sconvolgimenti naturali avevano vanificato. Perti­nente al terna della mostra, imperniata sulla cultura e religiosi­tà popolari, è la rassegna dei manufatti della collezione di Gio­vanni Gavioli di Montorio al Vomano.
      (Presidio B.S.A.E. Teramo)


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Prima fotografia

Scatti fotografici a cura di Federico Adamoli



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