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Patini, a cura di F. Bologna, 1990

La pubblicazione dal titolo Mostra di Teofilo Patini: L'Aquila-Napoli 1989-1990 a cura di Ferdinando Bologna č stata pubblicata a L'Aquila dal Comitato per le celebrazioni patiniane".

Teofilo Patini (1840-1906) da profondo e puro socialista qual era dipinse quadri ritraenti la civiltą contadina abruzzese di fine '800 e primi del secolo scorso, mettendo in rilievo la condizione di povertą della regione e la capacitą di resistenza e di sacrificio della popolazione; la pittura fu, oltre che la sua profonda passione, il megafono con il quale urlava al mondo le misere condizioni del suo popolo: megafono che idealmente consegnerą a Ignazio Silone, lo scrittore di Fontamara. In particolare, tre sue opere ebbero una forte connotazione politica e per questo, idealmente, vengono considerate come facenti parte di una "trilogia sociale": Vanga e latte, L'erede e Bestie da soma. Si rivolse, comunque, anche a rappresentazioni di immagini sacre, sia in dipinti che in affreschi. (fonte: Wikipedia)