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Messale Borgia (XV sec.) (Ristampa anastatica), Curia Arcivescovile, Chieti

Il Messale Borgia, detto anche “de’ Medici”, uno dei più significativi manoscritti liturgici del XV secolo, esce per la prima volta dagli archivi della Curia Arcivescovile di Chieti, dove è custodito da secoli, per essere proposto da Vallecchi in una preziosa edizione facsimilare in numero limitato di esemplari. Un’autentica opera d’arte arricchita da splendide miniature, che al di là degli aspetti artistici e religiosi, si rivelano rare testimonianze iconografiche di eventi storici e culturali di particolare importanza per l’epoca. Il testo originale, vergato in scrittura gotica, è accompagnato da un commentario realizzato dai massimi studiosi del manoscritto, che ne chiarisce il significato, illustra le miniature e aiuta a inquadrare il contesto nel quale è nata l’opera. Un affascinante viaggio nel tempo per chi vuole rivivere emozioni di un mondo scomparso e assicurarsi un’edizione unica destinata a diventare un raro volume ricercato dai collezionisti e dagli appassionati. Un capolavoro degno di un Papa. Il Messale Borgia fu commissionato alla fine del XV secolo da Giovanni Borgia, nipote di Papa Alessandro VI per celebrare la sua nomina a cardinale e rappresenta uno dei primi messali festivi giunti a noi, redatto secondo le norme del cerimoniale del 1488. Per l’importanza della sua funzione, doveva essere realizzato da calligrafi esperti e riccamente decorato: un autentico capolavoro dell’arte miniata. Si ritiene che il libro abbia fatto parte dei codici della Cappella Sistina, riservati esclusivamente al Papa, ai cardinali e agli alti prelati della Chiesa per le solenni messe cantate nella cappella pontificia. Il manoscritto era così bello e particolare che, scomparsi i due Borgia, il cardinale Guido de’ Medici, nipote del nuovo Papa Clemente VII, lo scelse come proprio messale e volle addirittura che il prestigioso simbolo della sua famiglia fosse inserito sul piatto del volume al posto di quello dei Borgia. Divenuto Arcivescovo di Chieti, Guido de’ Medici portò il codice nella città abruzzese, che lo ha custodito attraverso i secoli permettendo a questa opera straordinaria di giungere fino ai nostri giorni. Il pregio di un antico manoscritto deve molto alla bellezza e al valore delle miniature, piccoli gioielli d’arte realizzati il più delle volte dagli stessi grandi artisti autori di opere entrate nella storia. Il messale Borgia fu decorato da quattro diversi maestri, aiutati da vari collaboratori che, per lo stile figurativo, sembrano appartenere a quella scuola umbra rappresentata a Roma negli ultimi decenni del ‘400 dalla bottega del Pinturicchio. L’attività di riproduzione degli antichi codici miniati è una vera e propria arte che richiede esperienza, perizia tecnica e tecnologie d’avanguardia. Il valore di un tale lavoro sta nella cura con cui il volume originale è riprodotto nei minimi dettagli, pagina per pagina, per riproporne gli aspetti più affascinanti : dalla carta appositamente prodotta, alla ricostruzione della copertina con le borchie, a tutte le altre lavorazioni che hanno come fine ultimo quello di regalare le stesse sensazioni tattili e visive dell’originale. Solo grazie alle più sofisticate tecniche di riproduzione è stato possibile dar vita a questa preziosa edizione facsimilare del Messale Borgia, capace di ricreare sulla carta l’effetto membrana delle pagine del manoscritto autentico. (fonte: www.vallecchi.it)