| Pagina 73 di 76 |
|

























Del terremoto famoso si narra che ad Appido fu annunziato da fosche nuvole, da un indistinto mormorio che fece uscire dai loro covi gli animali selvatici, volare pieni di spavento gli uccelli, scappare dalle stalle gli animali domestici. Al disastro prodotto dal terremoto, si aggiunsero i disastri prodotti dalle onde del mare e dai temporali. Il mare dello stretto di Messina, mosso dalle scosse si ritirò sino a far veder lo stretto di Scilla, indi si riversò sulla spiaggia in onde furiose che devastarono le coste, sconquassarono barche, uccisero tutti gli uomini che erano sulla spiaggia, mentre sul monte S. Angelo si fecero dei crepacci immensi; nelle pianure di Rosarno si formarono una cinquantina di bacini circolari, che si empirono d'acqua... E sopra ogni cosa la morte; solo pochi uomini furono trovati vivi tra i rottami dopo diversi giorni. |