[Elenco dei Nomi]

Colmo Giuseppe Vittorio
capostazione, patriota, Teramo (12-7-1890).

Di un altro bravo ed onesto patriota dobbiamo registrare la inattesa perdita. Il nostro capo-stazione, quel buon vecchio che vedevamo nella nostra stazione, Giuseppe Vittorio Colmo, si è spento rapidamente la mattina del 9 luglio, dopo pochissimi giorni di polmonite. Egli era di buona famiglia torinese, e cugino del comm. Bertina, vicedirettore della Società FF. MM.. Nato nel 24 gennaio 1829, non ancora ventenne, prese, come ogni buon piemontese, le armi per la guerra d'indipendenza che finì con la disfatta di Novara. Nel 1859 riprese le armi con maggiore fortuna, non solo per l'esito finale della campagna, ma anche perché il Colmo fu tra i combattenti di Palestro, quella Palestro ricordata per la brillante carica capitanata da Vittorio Emanuele in persona. In quella memorabile campagna il nostro Colmo conseguì il grado di ufficiale dei bersaglieri. Nel 1864 entrò nell'amministrazione delle ferrovie, e, dopo 6 mesi, ebbe il grado di capo-stazione. Stette sempre nelle Marche e negli Abruzzi. Lungamente fu capo-stazione di Montesilvano; in Teramo era da quattro anni. Ebbe due mogli, e tra il primo e il secondo letto fu padre di 25 figli, quattordici dei quali sono viventi. A regolare i funerali del povero Colmo, l'Amministrazione ferroviaria inviò qui l'ispettore Nodari, e il Capo del movimento inviò per l'accompagnamento i capi-stazione di Castellamare, Giulianova e S. Benedetto del Tronto. La cittadinanza rese anch'essa onori al reduce delle PP. BB. ed all'onesto funzionario. I nappi della bara erano tenuti a destra dal ff. di capostazione di Teramo e dal prosindaco Gaspari, ed a sinistra dal presidente Corti dei reduci, e dal tenente colonnello Malvolti. Anche le società cittadine erano rappresentate,

(segue...)