[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Tullio Vincenzo
avvocato, professore, Napoli (16-11-1892).

[Inizio Voce]


bandiere dei sodalizi e scuole della Città da iscrizioni dettate dallo illustre Colella, Vecchietti, Natale, Ghiotti. Alle 10 precise entra il cav. Coppa, sindaco del Comune in compagnia del prof. Luigi Cilli che è l'oratore scelto dalla Giunta a pronunciare il discorso commemorativo. Il sindaco presenta l'oratore al pubblico; dice che il nome del De Tullio non avrà solamente la pietosa simpatia de' suoi amici e de' concittadini: ma sì bene quella di tutti gli uomini di scienza, pel contributo portato dal suo ingegno poderoso alle filosofiche e giuridiche discipline. Traccia a grandi linee la nobile figura dell'estinto, rileva la precocità della sua mente superiore, parla de' suoi studi, delle sue opere, del suo cuore, e desta nell'uditorio commozione profondissima. Dopo le affettuose parole pronunciate, il sindaco legge telegrammi degli studenti dell'Università di Napoli, dei prof. Marghieri e Guerracino, degli avvocati Altobelli, Giliberti, Moruzzi e di tanti e tanti altri, dolenti di non poter prendere parte colla persona ad una commemorazione cui son presenti col cuore. Invita quindi il Professor Cilli a parlare. Egli dice che parlerà dell'estinto con la doverosa pietà di un padre che rende al figlio gli estremi uffici, per quella gelosa premura che teme che altre mani tocchino il corpo adorato. Fa quindi una biografia precisa del de Tullio colpendo i diversi punti del suo ingegno multiforme. Come scrittore lo dice seguace della scuola di Bertrando Spaventa; ne analizza le opere filosofiche e giuridiche, specialmente il Saggio di filosofia elementare, il Saggio sul concetto della evoluzione in Pedagogia, il Contratto di trasporto, la Donna maritata nell'esercizio della mercatura, rilevando in ciascuna delle opere esaminate la serietà delle ricerche, la profondità degli

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