[Elenco dei Nomi]

Marchetti Luisina
studentessa, Teramo (1-12-1894).

Era bionda Luisina Marchetti come il pallido raggio d'un sole autunnale, era bella come l'azzurro del nostro mare pudicamente baciato da i zeffiri, era gentile come l'olezzo de la mammola vereconda in primavera. Ma tanta grazia non valse ad impietosire il fato, che la voleva spenta a l'alba de la vita, ed oggi è laggiù, fredda più de 'l marmo, muta ne la sua bianca veste di vergine, fra le tenebre de l'avello, accanto a la nonna sua, una santa donna, di cui tutti piansero l'immatura fine, e di cui ella portava il nome. Chi oserà dire una parola di conforto a i tuoi parenti, ne lo strazio che li affanna? Io non ò potuto trattener le lacrime, vedendoli, sentendoli parlar di te, come n'attendessero il ritorno, sentendoli ogni tanto ripetere ch'eri buona, ch'eri savia, ch'eri pia. Ma più fiero dolore m'à colpito, vedendo le tue sorelline, i piccoli fratelli, ignari de 'l triste caso, guardare tetri in volto, da la casa di teneri congiunti, il cielo uggioso di novembre, come presaghi che il tuo spirito battesse l'ali in quell'ora per gli eterei spazi a le superne sedi, e candido fantasma, volessero anche una volta vederti, accompagnar con baci e con sospiri ne 'l lungo tuo viaggio. Possa tu seder lassù, fra i cherubini, gli angeli più splendidi de 'l paradiso cristiano; possa tu pregare innanzi a 'l trono di Dio pe' i tuoi, benedire a quelli che ti diedero la vita su la terra, e per la tua dipartita sono fra tutti i miseri infelicissimi. Questi i miei voti: ed ora addio, addio per sempre, o cara, o soavissima fanciulla! Teramo 29 - XI '94 (prof. E. Cerulli) - Un mesto stuolo di amici, di professori e studenti, accompagnava ieri l'altro la salma della cara fanciulla al cimitero. La piccola bara era coperta di corone. Ce n'erano

(segue...)