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Gaudiosi Elisa
Napoli (8-10-1898).

E se la vita è un bene perché ci vien tolta? / E se la vita è un male perché ci vien data? Si domanda il filosofo indagando il perché di tutte le cose. Ma chi è sorretto dalla fede, innanzi allo spettacolo quotidiano, e pur sempre nuovo, della morte, dice soltanto: Vuolsi così colà dove si puote / E più non dimandare... - E queste parole ripetei anch'io ai miei desolatissimi amici Marchese Ottavio Gaudiosi e nipote Lily che si struggevano di lagrime a pie' della salma della loro diletta sorella e zia Elisa dei marchesi Gaudiosi di Penne, spentasi il 2 corrente dolcemente a Napoli. Povera Elisa! Esclama piangendo chi apprende la tua dipartita dal mondo. Ma perché povera? rispondo io. Degni di pietà sono i tuoi fratelli, le tue sorelle e i tuoi congiunti e chiunque ebbe la fortuna di conoscerti. Oggi tu sei felice! Tu fosti un vero angelo sulla terra. Accettando la vita come una missione la spendesti tutta in pro' di chi soffriva. Tuoi giorni di festa eran quelli nei quali mercé l'opera tua potevi veder spuntare il sorriso sulle labbra d'un infelice o rifiorir le guance d'un infermo. Simile ai martiri cristiani t'immolasti per la salvezza degli altri. Ed hai realizzato il tuo ideale. Salendo al Cielo per accrescer l'eletta schiera delle anime beate pregherai per i tuoi, per chi ti conobbe, per chi soffre! Pregherai per la tua inconsolabile nipote Lily che tanto ti amò, tanto ti assisté nei lunghi mesi di tue sofferenze, e dice ora che la sua vita non ha più scopo. Povera Lily! Piangile tutte le tue lagrime ma non struggerti così. Sei troppo giovane, troppo avvenente per rinunziare alla vita. Tu sei l'erede delle virtù che ornarono quella santa ed hai il dovere di vivere. E quando avrai pagato alla natura tutto il tributo di dolore che può

(segue...)