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De Ascanio De Sanctis Bettina Castiglione della Valle (1-6-1904) Castiglione della Valle 22 maggio 1904 — (Raul). Buona al pari di un angelo, bella quanto una fata, Bettina De Ascanio De Sanctis, peregrinò meno di sei lustri in questa terra di esilio dove sofferse i più crudeli martirii; ed il 18 corrente, alle ore 21,55 paga e sorridente rivolava al Cielo lasciando nello strazio il suo povero sposo Candeloro, le desolate famiglie, ed il suo tenero Ciccuccio, che invano richiama la madre sua. La dipartita di questa buona signora ha segnato un vero lutto in Castiglione della Valle, ove sorse unanime il grido di dolore per sì prematura fine. Nella camera ardente giaceva la povera giovane sul letto funebre, nel pallore della morte, vestita di seta, coi lunghi capelli neri sparsi sulle spalle, pareva un angelo addormentato tra le rose. Una gran folla si riversava in casa De Ascanio, tutti volevano vedere per l'ultima volta la buona e sventurata Bettina. Mesti ed imponenti riuscirono i funerali resi nella Chiesa dell'Addolorata di questo capoluogo parata a lutto, ove fu celebrata la messa funebre egregiamente eseguita da bravi cantori, ed ove sorgeva il catafalco riccamente abbrunato in cui si leggevano bellissime iscrizioni rafforzanti il sentimento di dolore compreso in tutti. L'accompagnamento al Camposanto riusci semplice, ma eloquente. Precedevano le confraternite di S. Paolo e dell'Addolorata, indi gli alunni delle scuole elementari, ed il concerto musicale di Isola. Bellissime le corone della famiglia, dei signori Annina e Giustino Romani, e delle famiglie Serrani e Martegiani di Montorio. Veniva il feretro, i cordoni della bara erano retti da signore vestite in gramaglie, indi il Municipio col gonfalone abbrunato, ed una folla di gente che riverente volle dare il suo (segue...)