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De' Colli Sandro pubblicista, Fiesole (3-11-1907) La mattina del 28 di Ottobre si spegnava a Fiesole nella freschissima età di 25 anni il Dott. Sandro De' Colli, pubblicista. Quanti hanno stima dell'ingegno e di ogni civile virtù han pianto la morte di questo giovane egregio. Il «Corriere» pubblicherà nel prossimo numero un articolo commemorativo del nostro avv. Arturo Massignani. Intanto condoglianze vive alla deserta famiglia. — Riceviamo e volentieri pubblichiamo: — Povero amico! Anche tu, non sei più ormai che un dolce ricordo per tutti quelli che ti vollero bene: e te ne vollero quanti seppero comprendere in te la squisita gentilezza del cuore, l'altezza dell'ingegno, la purità dei propositi! Ti rideva la vita; ti rideva nel dolce affetto dei tuoi cari, nell'adorazione della tua compagna, nello svegliarsi dell' intelligenza della tua bambina; ma a tutti questi affetti che ti cercavano, a tutte le speranze che eri chiamato a realizzare, a tutte le promesse che personificavi, sei stato strappato, brutalmente. Noi ti ricorderemo però, con una tristezza che sarà sempre grande: e ti ricorderemo per la cortesia serena ed eguale, per il tuo carattere adamantino, per quello che sei stato sempre con noi, con i tuoi amici, o amico buono. (Guido Mercanti) (10-11-1907) Figure che scompaiono. Sandro De' Colli — Ricordo - e sento, a questo ricordo, risollevarsi nell'anima, come sotto una violenta raffica di vento un nugolo di foglie appassite, quel fiotto amaro di dolore che ci inonda il petto e ci sale irrefrenato a la gola di fronte a le sventure irreparabili, a le cadute senza speranze - io ricordo, oggi, mentre mi accingo a scrivere di Sandro de' Colli, di un suo articolo comparso ne «l'Abruzzo Letterario» di G. Panbianco, ai cinque maggio di quest'anno, su l'idea, lanciata (segue...)