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      Questa regina, che si chiamava Caterina dei Medici, studiava molto i veleni, e il regalo del Nicot le giunse perciò assai gradito. E il tabacco venne chiamato erba della regina o anche semplicemente nicotina.
      Tutto ciò avveniva nel secolo decimosesto: il mondo esisteva già da migliaia d'anni senza saper nulla del tabacco, e in quanto a salute ne aveva sempre goduta non è questa una graziosa risposta da farsi a quei fumatori, i quali pretendono di non poter vivere senza fumare?
      Il tabacco cresciuto naturalmente s'inalza perfino a un metro e 50 cent., ma quando lo si coltiva per quell'uso famoso, non gli si permette d'inalzarsi tanto. Quando il tabacco ha raggiunto quel grado determinato di sviluppo, viene colto avanti la fioritura. I coltivatori cominciano dal farne seccare le foglie, poi le vendono ai fabbricanti che le tritano minutamente; questi fanno disseccare su grandi lastre riscaldate il tabacco da fumare, e ripongono in grandi vasi egualmente riscaldati quello da aspirarsi pel naso.
      Coi processi di fabbricazione, le foglie del tabacco cambiano completamente di colore: di verdi, diventano scure, e prendono quell'odore acre, soffocante, che indispone quasi sempre tutti coloro che fumano per la prima volta.
      Il fabbricante di tabacco è... indovinate! Il governo! Sì, è il governo che compra il tabacco ai coltivatori, lo fa fabbricare nelle sue manifatture, poi lo fa vendere dai tabaccai, sotto forma di tabacco da pipa, da naso, di spagnolette e di sigari.
      Ed è sotto queste ultime forme, che il tabacco si mette in bocca e si mastica!


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Caterina Medici Nicot