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      (8) Da Vittolo, l'infame scudiere di Sampiero. Il nome di quel fellone ha significato peggio di traditore, vile, e quanto v'è di più vituperoso; nè ingiuria maggiore di chiamarlo così potrebbe farsi ad un Corso. Raccolti nelle prigioni, e tra i rei condannati, fattagli la grazia, i Vittoli nocquero assai, per la cognizione che aveano dei luoghi, e per l'atroce loro accanimento.
      (9) La berretta pinzuta è andata fuori d'uso non ha guari. Era di velluto nero. Disdicevole anzi che no, se si portava senza piega, pareva qualcosa di chericale; ma con la punta involta nell'orlo, somigliava ad una berretta militare, o berretto di quartiere, e forse questo è una trasformazione della berretta pinzuta dei Corsi. Comunque siasi, una tal copertura del capo credevasi marziale in sommo grado. Pietro Cirneo la dice imitata dalla cervelliera, foggia d'elmo che costumavano i nostri antichi. I republicani capitanati dal generale Gentili, inviati in Corsica da Bonaparte, portavano la berretta pinzuta. Così, furono detti Pinzuti; e dipoi, questa voce ebbe il significato d'aderenti della Francia, ed anche di Francesi, senza più.
      La carchera, ossia tasca da riporre le cariche dell'archibuso, è arnese antichissimo in Corsica. Più agevole della disadatta giberna dei soldati, terrà, presto o tardi, il luogo di questa, anche nel corredo nostro militare, e già vari reggimenti l'adoperano. Nil novi sub sole. I Corsi vi addattano uno stilo di singolare fattura, che non s'incontra altrove; ed è arma efficace, e da valutarsi alle strette.


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La battaglia di Calenzana
di Pietro-Napoleone Bonaparte
1865 pagine 41

   





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