(34) Il passaggio del San Gottardo era allora uno dei più formidabili, pure fin dal 1374 l'abate di Dissentis vi aveva posto un piccolo ospizio. Nel suo viaggio san Carlo determinò porvi una fabbrica solida; ma morì prima d'eseguirla, e Federico Borromeo vi collocò nel 1602 un prete con casa. L'ospizio fu poi eretto nel 1683 dall'arcivescovo Visconti, con due frati cappuccini per assistere i viandanti. Si sa come soccombette nella guerra contro il Sunderbund.
(35) Divenne vescovo di Crispoli, poi di Asti. Sono a stampa varie sue scritture polemiche, fra le quali le Lezioni calviniche, recitate d'ordine del duca di Savoja in Torino il 1582 per opporsi ai novatori che tuttodì cresceanvi. Ivi loda il congiungere la predicazione colla teologia; questa gl'insegnò a fare più sicure le prediche, quella a fare più chiare le lezioni. Una sua apologia per negare la voce sparsasi, ch'egli si fosse fatto predicatore evangelico a Ginevra è manoscritta nella libreria Soranzo a Venezia.
(36) Compertum est nullum ferme ex quingentis et amplius, qui labes apud nos suas deposuerunt, lethalis culpae reum fuisse auditum. Lettera del padre Vagliardo da cui togliamo la descrizione di questo viaggio.
(37) Samuele figlio di Frontano, ed una Brocca con tutta la sua famiglia, si resero poi cattolici nel 1584, come abbiamo dai manoscritti del Borromeo.
(38) Erano Adorno, Grattarola, Boverio. Il Grattarola in una lettera descrive il processo, fattogli in un'osteria, presenti quindici giudici insigniti della collana d'oro, i quali alfine dovendogli imporre una multa, s'accontentarono che pagasse la cena a tutti.
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