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      Un Carlo De Brèche che a Venezia faceasi chiamare Morone, figlio d'un librajo parigino, dicono assoldato dai Barberini con 3000 pistole, fintosegli amico, lo persuase a ridursi in Francia, dove protetto dal Richelieu, potrebbe stampare altre opere irreligiose; e così lo menò ad Avignone terra di papa, ove arrestato e messo sotto processo, dopo quattordici mesi fu decapitato, avendo ventisei anni (1618-44). La sua fine gli attirò una compassione che poco meritava. Dicono che il suo traditore fosse poco dopo assassinato da un italiano, al quale il Mazzarino fece grazia. Subito comparvero due dialoghi intitolati L'anima di Ferrante Pallavicino, opera forse di Gianfrancesco Loredano suo amico, ove sono malmenati alla peggio il papa, i prelati, i letterati, i costumi109.
     
     
     
      DISCORSO XLIII
     
      ITALIANI NELLA SVIZZERA E NELLE CITTÀ LIBERE.
      LA MESOLCINA. GINEVRA.
     
      La Svizzera doveva la sua civiltà ai monaci, che la popolarono di conventi e santuarj, attorno ai quali crebbero molti villaggi col nome di santi, e le città di Sangallo, Appenzell (Abatis cella), Glaris (Ecclesia Ilarii), Feldkirch, Einsidlen, ecc. E alla Chiesa andavano a servire i suoi soldati, onde Giulio II intitolò gli Svizzeri «Difensori dell'ecclesiastica libertà», e regalò loro lo stocco e il berrettone, che furono collocati a Zurigo; due bandiere, che si posero nella Madonna di Einsidlen, e a ciascun Cantone un'insegna particolare con misteri della passione; a portar la quale fu destinato un banderajo che teneva il primo luogo nelle battaglie.
      Come cappellano di questi soldati era venuto in Italia il curato Zuinglio, che predicò la Riforma al tempo stesso di Lutero, con maggior metodo e più risoluta negazione, e maggiormente letto perchè scriveva in latino. Lutero lo osteggiò; tutti i Cantoni presero parte o con lui o contro di lui: Friburgo, ch'era stato ammesso nella Lega Elvetica il 1481 con Soletta, fece alleanza con Lucerna, Uri, Svitto, Unterwald, Zug, e radunati cinquemila combattenti, assalirono Zurigo, e il 10 ottobre 1531 vennero ad aperta battaglia a Cappel, nella quale Zuinglio combattendo restò ucciso110.


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Gli eretici d'Italia
Volume Terzo
di Cesare Cantù
Utet
1866 pagine 895

   





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