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      Dai Cantoni dominanti venivano balii biennali a governare queste podestarie cisalpine, comprando quella carica a denaro, e rifacendosene col rivender la giustizia; e secondo che essi Cantoni ed i balii erano cattolici o protestanti, davano persecuzione o favore agli apostati. Singolarmente a questi avea giovato Jacobo Werdmuller, caldo evangelico. I soldati che uscivano dall'interno della Svizzera in occasione della guerra di Musso, propagarono non tanto le dottrine nuove quanto il disprezzo delle antiche, e un Baldassare Fontana carmelitano vi spiegava le epistole di san Paolo, e di là scriveva alle Chiese svizzere fedeli a Gesù Cristo perchè pensassero al Lazzaro del Vangelo, che desiderava nutrirsi delle bricciole cadute dalla mensa del Signore; mossi dalle lacrime e supplicazioni di lui, mandassero «le opere del divino Zuinglio, dell'illustre Lutero, dell'ingegnoso Melantone, dell'accurato Ecolampadio»: e dessero opera perchè «la nostra Lombardia, schiava di Babilonia, acquistasse quella libertà che il vangelo impartisce». Giovanni Orelli di Locarno, famigliare e perpetuo commensale di Gian Galeazzo Sforza, ebbe relazioni col Savonarola e con altri trascendenti, e introdusse nella sua famiglia l'uso di argomentare sulle cose religiose. Suo figlio Luigi militò sotto il connestabile di Borbone nell'impresa contro Roma, vi praticò molti Luterani e nominatamente il Freundsperg, e dal famoso saccheggio riportò diciottomila settecennovantuno zecchini, ventisette libbre d'oro colato, cenquindici d'argento, dodici vasi d'oro, quarantotto dorati, trentuno d'argento, nove di cristallo, una borsa di anelli. Anche l'altro figlio Francesco servì sotto Carlo V, ed entrambi col padre favorivano a Locarno chi professasse le massime nuove.
      Giovanni Muralto medico, loro compatrioto, inviato dal duca Sforza a Ginevra, vi conobbe il Serveto e alcuni profughi d'Italia, ne sorbì le idee, e le recò in patria, dove le partecipò agli Orelli e ad alcuni italiani rifuggiti, tra' quali il conte Martinengo di Brescia, Guarniero Castiglioni da Castiglione Varesotto, un Camozzi, un Visconti.


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Gli eretici d'Italia
Volume Terzo
di Cesare Cantù
Utet
1866 pagine 895

   





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