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      INTRODUZIONE
     
      Lo scopo di quest'opera non è punto il descrivere le molte razze di animali che l'uomo seppe addomesticare; nè le piante ch'ei seppe coltivare; se anche avessi le cognizioni che si richiedono per compiere un'impresa così gigantesca, in questo caso sarebbe opera superflua. Io intendo unicamente di esporre tra i fatti ch'io potei raccogliere ed osservare in ogni specie, i più atti a mostrare la importanza e la natura delle modificazioni subite dagli animali e dalle piante sotto il dominio dell'uomo; e spargere un po' di luce sui principii generali della Variazione. Solo tratterò più diffusamente dei colombi domestici, di cui descriverò tutte le principali razze, la storia, l'estensione e la natura delle loro differenze, e lo stipite probabile della loro discendenza. Ho prescelto questo esempio ad ogni altro, perchè, come si vedrà nel corso dell'opera, esso fornisce materiali più acconci degli altri: e un esempio pienamente descritto può illustrare tutti gli altri. Mi fermerò pure più particolarmente sui conigli, sui polli e sulle anitre domestiche.
      I subbietti che si svolgeranno in questo volume sono collegati in modo tale, che riesce difficile decidere, quale sia il migliore modo di ordinarli. Io ho creduto bene di esporre nella prima parte un complesso considerevole di fatti che si riferiscono a vari animali e piante, - dei quali fatti, a prima vista, alcuni pareano non aver che una piccola relazione col nostro subbietto, - e dedicare l'ultima parte a generali disquisizioni.


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Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
di Charles Darwin
Utet
1876, pagine 1426

   





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