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      E quindi, intendevano a ricostruire la fede religiosa, e pensavano, una volta ottenuto il loro scopo politico, convocare un Concilio che riformasse il cattolicismo e nominasse un capo, non col titolo di papa, ma di patriarca. Insomma, volevano fondare l'unità morale della nazione per mezzo di un cattolicesimo purificato: e ricordate che Manzoni negl'Inni ha della religione un'idea più pura di quello che era allora il cattolicesimo, proprio come i «carbonari» la vagheggiavano.
      Lo scopo politico di essi era una repubblica che con nome antico chiamavano «Ausonia», un reggimento a forma popolare, l'unità nazionale, un'Ausonia unita politicamente come la volevano unita moralmente mediante un cristianesimo riformato.
      Ma, naturalmente, anche nelle società segrete ci erano gli esagerati e i moderati. Quali erano le idee di quelli? Tutte coteste belle cose che si vagheggiavano, essi credevano si potessero conseguire da un momento all'altro. Dall'altra parte erano i moderati, o, come si chiamavano, i «federali», i quali aveano sede nel Piemonte, e ciò vi farà comprendere gli avvenimenti posteriori. Anche questi volevano l'unità nazionale; ma come meta lontana, come tardo frutto de' loro sforzi: si contentavano per allora di un regno da costituirsi nell'alta Italia, sotto la dinastia di Savoia, forte abbastanza per impedire le aggressioni straniere, e confederato cogli altri Stati. Studiando la storia de' tempi posteriori, potrete vedere le conseguenze di queste idee nelle lotte della piazza.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Primo) Alessandro Manzoni
di Francesco De Sanctis
pagine 420

   





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