L'ideale ha fatto stacco, è rimasto lirico, quando il poeta volea renderlo drammatico: è rimasto inno, coro, è rimasto il canto della morte.
Ebbene, Manzoni ora lascia il dramma, prende il romanzo e studia la storia del secolo XVII. Quali sono le sue idee? Le stesse di quelle con le quali ha fatto gl'Inni e la tragedia storica. Che cosa vuole egli fare? Vuol rendere drammatico il suo mondo ideale e poetico e, inoltre, vuol raggiungere un altro scopo: servirsi di questo ideale per illustrare il secolo XVII.
Noi, dunque, per vedere ora come Manzoni studia e congegna il suo romanzo, dobbiamo esaminare anzitutto quel mondo ideale, poetico, che vuol rendere drammatico nel romanzo, e poi vedere come l'ha calato nel mondo positivo del secolo XVII.
Qual è il mondo ideale o poetico che vuol rappresentare ne' Promessi Sposi? Abbiamo un dato positivo per vederlo. È lo stesso mondo che Manzoni, qualche anno più tardi, di artista divenuto critico, ha esposto nel suo libro della Morale Cattolica. Sono tutte le idee che informano le concezioni, le azioni, le situazioni del romanzo: lì come ragionamenti troverete quello che nel romanzo è rappresentato come passioni ed azioni.
Vediamo un po' che cosa è questa Morale Cattolica, questo mondo ideale de' Promessi Sposi.
Sapete in che occasione fu scritto quel libro? Dopo il '21, quando il partito liberale in Italia fu interamente sconfitto e il despotismo, appoggiandosi alle baionette austriache, rimase padrone, quel bel partito romantico, che scriveva il Conciliatore a Milano, si sciolse: alcuni furono esiliati, altri mandati in prigione.
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