Angiola Maria si sente consumare da un tarlo segreto, è che ama l'inglese. Fu in una chiesa che egli per la prima volta le disse: ti amo. Entra ella per caso un giorno, con la madre, in quella chiesa, si ricorda, si turba. La madre le chiede la ragione del turbamento, ed ella promette rivelare piú tardi il segreto; piú tardi lo svela, e la madre la consola. La situazione è bellissima, e si può credere che fosse la fine del romanzo, perché con la rivelazione finisce la collisione ch'è nel cuore della fanciulla. È il momento di mettere in scena una giovane amante, ma ingenua tanto da credere che sia peccato amare, che ha tenuto segreto l'amore a tutti; ed una madre affettuosa ma prudente.
Guardate come tutto questo è detto dal Carcano.
La madre e la figlia entravano nella chiesa.
«Ma d'improvviso la fanciulla, tutta compresa dal terrore d'una funesta ricordanza, le s'era stretta al braccio, trattenendola, a voce bassa e supplichevole:
- Oh no! madre mia, non andiamo in questa chiesa; non devo, non posso entrarvi piú.
- Perché, Maria, perché?... Cos'hai? tu tremi, diventi smorta! ti senti male?
- No! madre mia, è un segreto... un segreto che nessuno doveva conoscere! se sapeste che in questa chiesa... O mio Dio, toglietene per sempre dal mio cuore la memoria!
- Maria, che mistero è questo? parla, dimmi...
- Qui no, no, cara madre..... torniamo a casa, ve ne prego, e vi dirò tutto. Oh povera me, povero mio fratello!»
Vengono le esitazioni; Angiola Maria non si sa risolvere a svelare il segreto.
| |
Maria Carcano Maria Dio Angiola Maria
|