In fondo alla selva è un monte, su di esso una spelonca, dentro di questa, in mezzo al furiar de' venti, uomini armati. Si appressa la notte, essi stanno per deporre le armi e mettersi a dormire. Cosí di botto vi trovate slanciati in Calabria, la terra de' briganti. In che modo l'autore rappresenta questa scena? Cerca sul vivo tutt'i movimenti piú vivaci e bizzarri, senza domandarsi se artisticamente possono produrre buona impressione. Quindi prima fa una descrizione generale dei briganti, poi ritrae l'uno o l'altro, in tanti piccoli episodi che possono essere argomento di pitture: uno se ne sta con la pipa in bocca guardando il fumo dileguarsi a poco a poco nell'aria, un altro ode il racconto d'una storia amorosa guardando balordo e arricciandosi i lunghi peli.
Finisce tutta questa, che può chiamarsi vita familiare de' briganti, quasi nel grottesco, quando un grosso gatto si accosta al fuoco. Si vedono qui le reminiscenze della scuola di Shakespeare, il familiare che va a finire nel grottesco. Per esempio, i briganti stan per dormire e
...... in duri cozziS'urtan col capo, l'uno incontro all'altro
Cadendo e balenando or quinci or quindi,
Ché giá gli aggrava il sonno, e il sonno fuggeE si riscuoton. Schiude gli occhi e s'alza
Un gatto che sul cenere si giacqueFinor col muso fra le zampe, e lento
A collocar si va sotto la manoChe col cenno lo chiama, e si stropiccia
Volgendo in arco e il dosso sollevandoE la coda torcendo, e senza posa
Passa e ripassa sotto quella palma,
Un murmure mandando dalla gola
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Calabria Shakespeare
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