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      Ebbene, che era nella coscienza di Niccola Sole?
      Grande immaginazione, un arsenale inesauribile di frasi e colori, presi da' classici latini e greci, ed anche dalle recenti poesie di Leopardi e di Lamartine che avevano fatto impressione. Pure quelle forme svariate non giungono mai ad aggrupparsi intorno ad un centro, ed il Sole passa da una in altra senza fermarsi. Egli era poeta com'era amante. In tanti versi non è una sola espressione di quello ch'è tanta materia di poesia, non desiderio, non possesso, non godimento. E quando parla a Psiche, - sotto cui si cela il nome d'una donna - non teme dirle che la sua anima è piena di larve vaganti e tutte le donne con egual diritto vi si contendono l'impero. Con la stessa facilitá piglia Rosa e lascia Rosalia, piglia una forma e ne lascia un'altra.
      Questa vita vagabonda dello spirito è degli uomini che non hanno vocazione, - e ce ne sono molti, - che non riescono ad avere uno scopo determinato, co' mezzi adatti a raggiungerlo. Move l'anima ciò che parte dall'anima, ciò che esce dall'immaginazione non può che vellicare per poco l'immaginazione. Anche di poeti mediocri si dice: qua e lá sono lampi di poesia; e questi lampi non mancano al Parzanese, perché quel suo villaggio e quel suo Dio era lui stesso col suo pensare e col suo sentire. Ma quando vi trovate innanzi solo forme e colori, avete un gioco d'immaginazione e nulla piú. Sotto le forme splendide e ricche di queste poesie non è niente di serio che lasci impressione nell'anima del lettore.


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La letteratura italiana nel secolo XIX
(Volume Secondo) La scuola liberale e la scuola democratica
di Francesco De Sanctis
pagine 590

   





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