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      A Luisa Venini Campioni
     
      A Lei carissima Luisa, che tante persone e cosedel piccolo mondo valsoldese ebbe familiari;
      a Lei, devota e fedele amica di due care animeche ci aspettano nell'eternitą, offro nel nome loro
      e nel nome di un altro morto a Lei dilettoil libro che queste sacre memorie
      e non queste sole, segretamente richiama.
     
      Antonio Fogazzaro
     
     
      PARTE PRIMA
     
      1. Risotto e tartufi
     
      Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e lą, sino all'opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma gił a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambł in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di lą, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell'asino di barcaiuolo che non compariva.
      Il piccolo battello nero con i cuscini rossi, la tenda bianca e rossa, il sedile posticcio di parata piantato a traverso, i remi pronti e incrociati a poppa, si dibatteva, percosso dalle onde, fra due barconi carichi di carbone che oscillavano appena.
      Pin!
      , gridava Pasotti sempre pił arrabbiato.


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Piccolo mondo antico
di Antonio Fogazzaro
pagine 421

   





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