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      - Rinchiuse nelle carceri pił recondite dell'ergastolo di Castellamare - esse morivano di quella morte lenta, lenta, che appassisce, appassisce sino ad inaridire e troncare l'esistenza pił florida e pił robusta.
      Esse furono prive del consorzio e divise ciascuna nella sua cella. Gl'interrogatorī di queste famose delinquenti dovevano essere presi a parte. Il despotismo nulla ignora di questa morte morale delle anime: l'isolamento e le torture dello spirito.
      Il selvaggio cavallo delle Pampas, i suoi primi passi verso l'addomesticamento li fa con due giorni di corda corta e nessun alimento od acqua. Tali sono tutte le specie di padroni, e la tirannide ben conosce esser l'avvilimento dell'anima compagno dell'avvilimento del corpo.
      Era dunque la una della mattina del 27 maggio 1860, quando la cella della Marzia fu semiaperta e l'orrida figura del tentatore - che gią abbiamo fiutato in Piazza Reale nel peristilio dell'Albergo d'Italia ed in fondo di una carrozza alla passeggiata pubblica sulla sponda del Tirreno - mostravasi alla derelitta.
      Orrida figura, dico, perchč sapeva scendere nei penetrali di quell'anima di Lucifero - e come Lucifero adorna di belle esterne forme.
      Tale era questo demone a cui natura era stata prodiga di favori per sventura dei suoi simili.
      E qui col ginocchio piegato davanti alla bellezza umana, io, vecchio e senza pretensione, devo un rimprovero o piuttosto un avvertimento alla donna: essa sarebbe assai meno infelice, se si occupasse un po' pił di discernere sotto l'involto d'un bell'uomo, l'anima di un Lucifero!


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I Mille
di Giuseppe Garibaldi
Tipogr. Camilla e Bertolero
1874 pagine 356

   





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