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      Questa continua ginnastica perō, questo continuo maneggio di sofismi, questa elasticitā eccessiva, questa abilitā di preparare le trappole dell'eloquenza tendono involontariamente ad appannar la coscienza del bene e del male e a confonderli alquanto; dovendo l'avvocato passare dall'uno all'altro, e continuamente, nei suoi attacchi e nelle sue difese.
      Diffida dunque un tantino dell'eloquenza degli avvocati, quando essi l'adopreranno per farti una dichiarazione d'amore: accettala con un largo benefizio d'inventario. Cerca insomma di scoprire l'uomo al disotto del causidico, e se quello val meglio di questo, dimentica il mio giudizio forse troppo pessimista e dovuto alla mia dolorosa esperienza, che mi ha costretto ad adoperare gli avvocati pių di quanto io avrei desiderato.
      Molti avvocati, anche fra i pių abili maneggiatori di trappole forensi, anche tra i pių ingegnosi compilatori di lunghe e pesanti note pei loro clienti; quando entrano nel nido della famiglia, sono felicissimi di lasciar la toga e le bugie nell'anticamera del tribunale.
      E lā fra le braccia d'una moglie adorata e i sorrisi dei loro bambini aspirano a larghi polmoni l'atmosfera della veritā vera; di quella che non si piega mai alle esigenze delle Pandette o del cliente.
      Lā non hanno bisogno di adoperare quei fini e complicati congegni dei se e dei ma, nč di ricorrere alle reticenze piene di malizia, nč di abbagliare il pubblico coi fuochi artificiali della rettorica nč colle false lagrime nč cogli sdegni a freddo.
      Lā anche l'avvocato ama e vuol essere amato.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127

   





Pandette