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      Un buon numero di uomini illustri non sorpassa la media; Liebig uno dei fondatori della Chimica moderna deceduto sessantenne aveva un cervello di 1353 grammi come potrebbe averlo il più umile dei farmacisti; Whewell un filosofo che ai suoi tempi andava per la maggiore morto a 71 anni ne possedeva uno di 1390 grammi forse come quello di un bravo professore ginnasiale. Rammento anzi qui un dato fenomenale: dalla cavità del cranio di Dante Alighieri studiato or sono pochi anni a Ravenna si è desunto mediante un calcolo ben noto agli antropologi che il Divino Poeta il «genio» per eccellenza doveva avere un cervello di mole e sviluppo inferiore alla media!
      Ma ciò malgrado la legge ponderale rimane perchè se si prendono cento uomini di levatura mentale e di cultura da una parte e cento altri di basso ed incolto intelletto dall'altra e si pesano in massa i loro duecento cervelli si troverà sempre (e il mio «sempre» si riferisce alle diverse razze umane ed alle diverse classi sociali) che il gruppo degli intelligenti possiede una proporzione percentuale maggiore di cervelli più voluminosi e più pesanti che non il gruppo degli inintelligenti e indotti; quindi una massa ponderale collettiva più alta. Questo dato positivo scaturisce anche dalle indagini più volte eseguite nelle scuole tanto in Europa come in America: cento studenti di scelta offrono cervelli proporzionalmente più evoluti che non cento loro compagni di grado inferiore. Allo stesso modo si è trovato e si è ormai sicuri che la donna possiede in media un cervello più piccolo e più leggero di quello dell'uomo.


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Sessualità umana
di Enrico Morselli
Editore F.lli Bocca Torino
1931 pagine 209

   





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