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      Se gli uomini tutti avessero la mente di Alighieri, di Vico o di Macchiavello, l'umanità per vero sarebbe a sufficienza servita, ma le sono queste unità colossali che tutti i secoli celebreranno, vedendosene assai di rado riprodotte le copie, mentre a centinaia ed a migliaia veggiamo intelletti ottusi e spiriti angusti, che appena bastano al disimpegno dei famigliari interessi o di materiali gestioni, che non sono che la quotidiana ripetizione dell'egual meccanismo; ché in quanto ai mille altri che pur raggiungono gradi accademici, quando si considerino i lunghissimi anni di pertinace studio, e i mille mezzi d'istruzione aperti alla viril gioventú, la congiura dei parenti e degli insegnanti, delle istituzioni e delle opinioni, dei mezzi e della necessità a spingerveli, sarebbe invero un disgraziato fenomeno se difettasse loro anche quella facoltà che è la memoria, e quel poco di criterio necessario a rendersi conto di ciò ch'ella ritenne...
     
      ... Urge, per dio!, che la coscienza pubblica si pronunci su questo bisogno! La donna è dalla legge punita quando trovasi in contravvenzione, eppure non le si dà nozione alcuna del diritto; la civil società la respinge siccome incapace, ma nulla le si insegna di ciò che può farla capace: l'opinion generale diffida della sua intelligenza ad onta dei fatti che l'affermano, ma non le si presenta niun mezzo di sviluppo e d'applicazione.
      Dichiarata non responsabile ed incapace di ogni atto che le dà dignità e le suppone intelligenza, responsabilissima reputata in ciò che la infama, e capacissima di ciò che la fa punire o spregiare, ella è veramente in faccia alla umana dignità il Paria e l'Ilota, col quale sí la legge che l'opinione non si danno pena alcuna d'essere logiche, conseguenti ed eque.


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La liberazione della donna
di Anna Maria Mozzoni
pagine 272

   





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