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      E sì dicendo il giovane proscritto(2) scendeva dal soglio del pontefice, attraversava la chiesa con la medesima maestà con cui era entrato, montava a cavallo e partiva dal monistero. E quei signori, lungi dal fare onta alcuna al diseredato, lo compiansero e molti gli giurarono protezione. Il cancelliero di Alessandro dal suo primo apparire gli aveva fissato addosso l'immobile sguardo, quasi avesse voluto ben bene comprenderlo; poi aveva abbassato il capo, nè più fatto atto che il suo pensamento rivelasse, nè detto motto.
     
     
     
      II
     
      MAF. Madame, je suis Maffio Orsini frère duDuc de Gravina que vos sbires ont étranglé
      la nuit pendant qu'il dormait.
      IEP. Madame, je suis Ieppo Liveretto neveu deLiverotto Vitelli, que vous avez fait poignarder
      dans les caves du Vatican.
      OLOF. Madame, je m'appelle Oloferno Vitellozzo
      neveu de Iago d'Appiani, que vous avezempoisonné dans une fête après lui avoir
      traîtreusement derobé sa bonne citadelleseigneurial de Piombino.
      DON APOS. Madame, vous avez mis à mort surl'échafaud Don Francisco Gazzella.......
      Je suis Don Apostolo Gazzella.
      Hugo. Lucrèce Borgia.
     
      Il domattina, all'ora di terza, nella vasta sala dove si ragunavano i monaci a capitolo, tutto era apparecchiato per l'augusto mallo, che il papa, come capo della cristianità, si lusingava poter tenere egualmente che l'imperatore d'occidente. Tre disposizioni preliminari il principe Gisulfo aveva creduto provocare dal cancellier-presidente onde meglio si fosse sicuri della giustizia che nel placito si sarebbe serbata.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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