Pagina (114/522)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Allora io mi convinsi della dottrina del veggente di Stagira, che l'anima occupa ogni parte del corpo secondo la totalità della sua perfezione e della sua essenza, non già secondo la totalità delle sue facoltà.
      - Ser abate, si direbbe per Dio che voi l'amaste, dice il priore.
      - Non sarebbe già la prima testa bianca ed il primo cuore freddo che ciò abbia fatto, risponde l'abate.
      Tanta bellezza dunque - e nei paesi, e nelle corti di Europa, perdonate bellissime dame, io nulla mai vidi di somigliante - infiammarono l'anima di Goccelino. Avrebbe voluto essere imperatore per elevarla fino a lui! Divisava però, come col fratello si aprì, recarsi alla corte di Germania, e supplicare Enrico di concedergli tanta parte dei suoi favori da poterla impalmare. L'avesse pur fatto, chè quella donna forse lo avrebbe tornato a virtù!
      - Sì, mormora il priore, l'avesse pur fatto.
      - Che può l'uomo, sclama l'abate d'accento commosso, quando Iddio diversamente divisa? Dio infatti, nei suoi riposti consigli disponeva diversamente. Ella era già fidanzata a Roberto Guiscardo.
      Cuno giunse al castello. Tenera, effusiva dalla parte di Goccelino fu la riconciliazione. Cuno lo perdonò. Vide anch'egli intanto la giovinetta: seppe i pensieri di suo fratello. E fosse stato che Cuno palpitasse pei giorni di quella fanciulla, con un uomo che tanto ingiusto e brutale con Bertradina si era addimostrato, fosse stato pietà di quella vergine pura, la quale, avvegnachè con solenne promessa già fidanzata, sembrava sorbire lenta seduzione da Goccelino, fosse stato infine che quel cuore di ferro anch'e' una volta si schiudesse a teneri affetti, e per la prima fiata sentisse dolce moto; certo, Cuno cominciò a colloquire più spesso con la fanciulla, e le raccontava storie d'incauti affetti, e la teneva lungi da Goccelino con parole scaltre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





Stagira Dio Europa Goccelino Germania Enrico Iddio Roberto Guiscardo Goccelino Cuno Bertradina Goccelino Cuno Goccelino