Chi le negherebbe il distintivo d'eroina dei tempi di mezzo?
Quando seppe però che Firenze, dopo un mese di assedio, affamata e rovinata si rendeva; quando Lucca discacciava il suo vescovo, ne creava un novello ed invitava nella città Enrico; quando Montebello, Carpinete, Bibianello - Bibianello sì forte, sì popolato allora, oggi spelonca abitata solo da pulci - quando queste formidabili castella cedevano al vigore dell'oste avversa, essa raccolse i residui delle sue truppe e delle sue ricchezze, e trasse a Roma, risoluta difendere fino all'estremo la città eterna o morirvi.
E la vigilia di Pentecoste Enrico, con l'arcivescovo di Ravenna, compariva sotto le mura di Roma ed accampava nei prati di Nerone, dirimpetto a Castel San Pietro.
II.
Il senato vi chiama. Un tremendo esercito, condotto da Gaio Marzio, alleato con Aufidio, manomette il nostro territorio. Tutto è ormai consumato: schiava è fatta omai una metà della popolazione.
SHAKESPEARE - Coriolano.
Come Ildebrando udì del concilio di Brixen, che lui aveva deposto ed esaltato Guiberto, e della morte di Rodolfo, e del disegno di Enrico di volgere in Italia, si spaventò. Sono quei movimenti involontarii che sfuggono alla natura umana a dispetto della violenza che si adopera con essa. Ma quando lo seppe già in Italia, e che gl'Italiani, del suo giogo intolleranti, accorrevano a torme alle bandiere di lui; quando sentì i rovesci della sua fazione, e le miserie in che i sopravvissuti esulanti languivano; quando, trionfatore di tante vittorie, dall'alto delle rocche lo vide sotto i baluardi di Roma, e' dominò ogni debolezza, bandì ogni paura, e tranquillo provvide ai mezzi di resistere.
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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano 1864
pagine 522 |
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