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      Il Gatto ha finalmente rotto il lungo silenzio del nostro medico-poeta; quel silenzio di cui, se non gli ammalati, altri parecchi forse si lamentavano; il Gatto ha un'altra volta tappezzato di enormi avvisi tutti gli angoli, lontani, remoti e remotissimi, della vasta città di Milano, per annunziare majuscolamente la sua comparsa nel mondo; il Gatto si è presentato anch'esso con una dedicatoria al conte Giulio Litta, SPLENDIDO cultore e protettore delle arti e delle lettere, per provare ai dabbenuomini quale diversità passi talvolta fra le parole ed i fatti degli Orazj contemporanei; il Gatto si è applicato qualche eccitante, qua e là, sotto e sopra, per fare lo spiritoso; e davvero che v'è riuscito, con parsimonia se si vuole, ma pure v'è riuscito! Il Gatto insomma finto, poltrone, egoista, traditore, con non so quanti altri epiteti di simil fatta, ha trovato anch'esso il suo apologista, e in chi? Nel dottor Rajberti che era, pochi anni fa, per gli uomini, un redivivo Timone!
      Ma per ciò appunto, fatalità! esclama il dottore; ei si trovò, senza avvedersene, impigliato in molestissime brighe col terzo e col quarto; e ne seguirono le antipatie, gli odii, la denigrazione, lo scredito e il tristo esiglio! Una bagattella!
      Notate, o lettori cortesi, che (a forza ed a furia) Rajberti ha sempre spacciato le sue edizioni; che i giornali e i giornalisti, da lui sempre posti, quasi necessità, a ballare in scena il ballo della mala figura, lo hanno lodato, incensato, indorato; che gli son piovute addosso le congratulazioni di mezza Milano per quel pochetto che ha fatto, quasi fosse molto anzi moltissimo; che il tristo esiglio è, simile al romitaggio del sorcio di Giovanni Villani, nella vicina e ridente città di Monza, dove il medico-poeta vive di buon umore ed ingrassa, e daddove ci fa sapere nel suo Gatto che partì lo scorso autunno per una passeggiata di divertimento al settimo Congresso dei dotti italiani in Napoli, grazie ai quali la scienza (dice col solito sale Rajberti) è rimasta tranquilla al suo posto, mentre essi, gli scienziati, avevano lo scopo sublime di mandarla innanzi.


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Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano
1846 pagine 98

   





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