Così fu fatto nel 1821: ogni Carbonaro si procurò un certo numero di aderenti volontari, non vincolati da nessun giuramento e che si dissero i Federati. Imitiamone l'esempio: avremo così il doppio vantaggio di spendere la nostra operosità e di preparare preziosi elementi pel trionfo della causa comune: che ve ne pare?".
Accettammo con tutto il cuore la proposta dell'amico, e fu deliberato che ci saremmo associati nell'opera indipendente Alfredo e lo Sforza (quest'ultimo era il primo nella lista di Fantasio per essere presentato Carbonaro), e il giorno dopo avremmo dato principio a questa faccenda. Potevamo dire in quel giorno stesso, poiché erano le tre del mattino, quando, stanchi di ciarlare e di girellare, ci separammo da Fantasio. Fortunatamente questa volta la nostra notturna passeggiata non dette nell'occhio a nessuno, neppure ai carabinieri, diverse coppie dei quali ci avevano incontrati e lasciati passare senz'alcuna molestia
CAPITOLO XXIV
Effetti inebbrianti di una lettera.
L'invisibile Dea diviene visibile. Incontro felice
Quel giorno stesso, quando rientrai in casa all'ora di desinare, la Santina mi consegnò una lettera. Il lettore si ricorderà di questa Santina, la figliuola della serva del curato di San Secondo, quella strana ragazza da noi chiamata la zingara. Richiesta dalla sua madre, la mia l'aveva presa a servizio in casa.
Questa ragazza era una creatura molto bizzarra e cocciuta; qualche volta si nascondeva per ore ed ore e non rispondeva a nessuna chiamata; talora faceva la stizzosa o con uno o con un altro della famiglia, fino al punto di non parlargli né di guardarlo in faccia per giorni interi; ma era al tempo stesso così pronta, intelligente, giudiziosa e affezionata, che, a dispetto de' suoi capricci, ognuno di noi le voleva un gran bene.
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