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      Questa comunicazione a traverso l'Armenia aveva fatto di Trabisonda uno de' mercati del commercio delle Indie. I prodotti di que' felici climi, e sopra tutto le spezierie, furono in ogni tempo l'oggetto del più lucroso commercio del mondo. Tutti i paesi domandano e consumano ciò che una sola contrada produce, ed ancora scarsamente. Le spese e le difficoltà del trasporto da una all'altra estremità del globo, hanno successivamente dati a diversi popoli i mezzi di stabilire un monopolio sulle spezierie: allora soltanto si è potuto dire con verità ciò che fu così spesso ripetuto a torto degli altri commerci di oggetti di consumo: tutte le nazioni sono tributarie di quella che è in possesso di somministrare le spezierie e gli aromi delle Indie.
      Nel 14° secolo, questo ricco commercio facevasi a traverso dell'Asia per più strade in un tempo medesimo. Ma tutte queste strade erano pericolose, le frequenti rivoluzioni de' paesi che i mercanti dovevano attraversare, interrompevano i loro viaggi e ne fermavano le speculazioni. Fra le carovane che portavano dalle Indie colle spezierie i prodotti delle manifatture dell'Indostan e della China, alcune attraversavano la Battriana o grande Bucaria; i convogli delle mercanzie scendevano in appresso l'Oxus, navigavano a traverso del mar Caspio, rimontavano il Cyrus, e finalmente per il Faso discendevano nel mar Nero. Altre mercanzie abbondavano nel golfo Persico, e per mezzo dell'Eufrate penetravano nell'Assiria, di dove venivano dirette ai diversi porti di Terra santa o dell'Asia minore.


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Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo
Tomo VI
di Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi
1818 pagine 301

   





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