Gondar è sempre la città commerciale per eccellenza in Abissinia, e per tradizione e per la sua posizione, facendovi punto le carovane che provengono dal Goggiam coi prodotti delle provincie Gallas, e da qui partendo per le diverse vie di Adua e Massaua, oppure Metemma e quindi Cartum o Suakin per Kassala.
 
     
M'avrebbe interessato assai di fermarmi qualche tempo a vivere della vita abissinese e visitare un po' minutamente le rovine portoghesi, ma le maledette piogge parevano dirci: avanzate, avanzate, che siete agli ultimi, e la mattina del giovedì 26 rimontammo quindi a mulo per metterci seriamente sulla via del ritorno.
 
     
 
     
[vedi figura]
 
     
 
     
L'elevazione di Gondar mi risulta di 2300 metri.
 
     
Il giovedì 26 facciamo i saluti al compagno Bianchi che da qui torna al campo reale per passarvi col Naretti il cherif, e rappresentarvi in certo modo il Comitato milanese di esplorazione, nella speranza di potervi seriamente trattare col re qualche affare ed ottenere in seguito di visitare e studiare commercialmente il Goggiam o lo Scioa, e noi proseguiamo a nord-est attraverso montagne verdeggianti, e seguendo una strada tracciata da Teodoro, quando voleva fare del suo paese una nazione civile e del Gondar la gran capitale. Si direbbe che avuta da natura una mente elevata, un carattere ardito ed un cuore che non conosceva ostacoli a soddisfare la propria ambizione, tutta la parte che era a lui destinata di bontà e malvagità si concentrarono, per segregarsi l'una dall'altra e svilupparsi coll'impeto che doveva esser proprio d'ogni sua azione.
  
  
  
  
  
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 Abissinia
 
Giornale di un viaggio
 
di Giuseppe Vigoni 
Editore Hoepli Milano 1881
pagine 284  | 
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