Guido Bindi
Gli Eroi de la Montagna

TRE STELLE

    Ai cittadini di Pietracamela.

     Il modesto libriccino, scritto, con amore e fede, per incarico del Comitato per le onoranze ai caduti, non ha poca aspirazione.
     Esso vuole entrare in tutte le case di Pietracamela per diventarvi una cosa cara, che si tramandi ai posteri lontani come la storia della nobiltà vostra. Nobiltà di lavoro, nobiltà di gentilezza, nobiltà di gloria, triplice nobiltà che nell'araldica si designa con tre stelle, come è nello stemma del vostro paese: la veduta splendida del Gran Sasso d'Italia è attraversata da una striscia azzurra con tre stelle d'oro.
     Tutto il mondo conosce il vostro lavoro; ogni terra è stata bagnata del vostro sudore: voi avete la nobiltà del lavoro.
     La gentilezza, che è innata negli animi abruzzesi è in voi purificata dall'aria balsamica de la vostra montagna: voi avete la nobiltà d'animo gentile.
     La terza stella nobiliare l'avete conquistata in questa terribile guerra, dando a l'Italia il vostro sangue migliore.
     Il libriccino non ha modesta aspirazione, perché desidera rimanere nella vostre famiglie fino ai tardi nepoti; e con esso si lega il mio povero nome, e per esso sarà ricordato il medico condotto che ha vissuto la vostra vita nei molti dolori e ne le poche gioie.