Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


Pagina 9 di 108       

%


     Negli anni precedenti Teramo era stata coinvolta nello svolgimento della Coppa dei Due Mari, gara su circuito aperto organizzata dal Moto Club di Roma e dal Messaggero, svoltasi in due successive edizioni nell'agosto del 1931 e del 1932. Nella prima edizione Teramo fu “sede di controllo a timbro”, mentre nella successiva edizione ci fu un arrivo di tappa in Piazza Garibaldi. (10)
     Nel 1935 il Moto Club di Teramo, appena costituitosi, si prepara ad organizzare lo Scudo d'Abruzzo, competizione di regolarità a carattere propagandistico, che si proponeva sin dalla prima edizione di avere una rilevanza nazionale. Come in tutte le prove di regolarità i concorrenti dovevano attenersi ad un orario prestabilito e la classifica veniva stilata sommando i punti di penalizzazione che ciascun concorrente accumulava giungendo in ritardo ai vari controlli fissati lungo il percorso.
     Scopo dello Scudo d'Abruzzo, come recitava il regolamento, era quello di “Propagandare la moto in zone ancora vergini, vivificare lo sport motociclistico nell'Italia centro-meridionale, diffondere la moto nei nostri centri”. Il tracciato dello Scudo interessava infatti ben nove provincie tra Abruzzo e Marche (Teramo, Pescara, Aquila, Chieti, Rieti, Ascoli, Macerata, Ancona) e circa cento comuni, per uno sviluppo totale di ben 1617 km., da coprirsi in quattro massacranti tappe giornaliere consecutive (dal 18 al 21 luglio), su un durissimo percorso “attraverso strade tortuose, aspre e pianeggianti che si svolgono lungo i pendii del Gran Sasso e della Maiella, lungo le ridenti spiaggie adriatiche ed attraverso le meraviglie del Parco Nazionale di Abruzzo”.

* * *

(10) Nella prima edizione della Coppa dei Due Mari (1931) Teramo risultò “sede di controllo a timbro da applicarsi sul libretto di marcia in possesso dei concorrenti” che giungevano da Aquila ed erano diretti a Pescara. I centauri attraversano viale XX Settembre, corso San Giorgio, corso Trivio, corso De Michetti e proseguono per l'”autostrada” Teramo-Giulianova. I concorrenti furono “acclamati dalla numerosa folla entusiasta” assiepata lungo il corso. La gara venne vinta da Rossetti su Velocette 350 cmc. dopo oltre 13 ore di gara! (Cfr. Il Solco, 9 e 23 agosto 1931). Alla seconda edizione del 1932 parteciparono anche una decina di centauri teramani, tra i quali il giuliese Di Francesco. Per l'occasione venne costituito a Teramo un comitato locale che mise in palio un'artistica ceramica di Castelli “da assegnarsi al concorrente che impiegherà minore tempo a percorrere il tratto Roma-Teramo”. L'arrivo del primo settore della gara è situato nell'imbocco del viale XX settembre. Il Solco del 13 agosto 1932 riferisce che: “Nell'esedra della piazza sono stati posti due appositi palchi ove si concentreranno le macchine che non potranno essere dai concorrenti toccate fino alla partenza per Pescara. Lungo il viale dei Tigli sono stati disposti i seguenti servizi: Sanitario diretto dal prof. dott. Merlini, buvetta dello spaccio dell'O.N.D., rifornimenti (essenze e lubrificanti) delle varie Ditte di Teramo, telefonico gentilmente concesso dalla Società T.I.M.O. L'edizione del 1932, prevista in due categorie, vide vincitori Alfredo Panella su Guzzi 250 e Enrico Nicoletti su C.F. (Cfr. Il Solco, 6, 13 e 21 agosto 1932).