Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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DOCUMENTI
     1935 – Lettera di ringraziamento al Podestà di Teramo Lucangeli

     Comitato Organizzatore
     Scudo d'Abruzzo
     Il Presidente

     Teramo, 23 luglio XIII

     Nella impossibilità di farlo personalmente, come sarebbe mio vivo desiderio, mi permetta di inviarLe anche a nome del comitato i più vivi ringraziamenti per l'appoggio concesso alla manifestazione e la simpatia con la quale ha seguito il suo svolgimento.
     Teramo ha data la esatta misura della sua maturità sportiva, e soprattutto della sua tradizionale ospitalità, come lo dimostrano le entusiastiche attestazioni dei Gerarchi e dei Concorrenti.
     Io mi auguro che anche le altre edizioni di questa manifestazione possano contribuire a valorizzare e far conoscere questa Città e le bellezze turistiche dei suoi dintorni.
     Mi permetterò di inviarLe una medaglia ricordo della manifestazione, con la riproduzione dello SCUDO.
     Mi creda
     f.to Pandolfi

     Comm. Giovanni LUCANGELI
     Podestà
     Teramo

1936. Seconda edizione

     Dopo il lusinghiero esito fatto registrare alla sua prima edizione, nel 1936 lo Scudo d'Abruzzo (in svolgimento dal 23 al 26 luglio) si presenta come gara di notevole spessore, (22) dato che ottiene “l'alto riconoscimento e l'ambito appoggio” della RFMI (23) (Reale Federazione Motociclistica Italiana) che la inserisce nel programma nazionale insieme alla Sei Giorni di Padova e le assegna la qualifica di Gran Premio Turistico d'Italia.

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(22) Per l'organizzazione della 2° edizione dello Scudo il comitato organizzatore stila un preventivo di spesa per un importo complessivo di lire 47.000; alla voce “ingaggi concorrenti” vengono messi a disposizione lire 5.000 (Archivio di Stato, Prefettura-Gabinetto Busta 85 Fascicolo 1-2 “Gara Motociclistica Scudo d'Abruzzo” Fascicolo 1-3 “Vari Comuni” -Versamento 70). Per la copertura delle spese si prevedeva che i comuni della provincia teramana concorressero per un importo di lire 31.500 (in realtà i contributi erogati risultarono inferiori).

(23) La Federazione Motociclistica Italiana trae origine dal primo Moto Club, costituitosi a Milano nel 1904. Nel 1928 trasferì la sede a Roma. Nel 1934 assunse la denominazione di Reale Federazione Motociclistica Italiana (RFMI) e venne nominato presidente Ugo Leonardi. Cessò l'attività nel 1943 per ricostituirsi nel 1946 con l'attuale denominazione.