Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     L'obiettivo degli organizzatori nella quinta edizione dello Scudo è quindi quello di mettere insieme un lotto di partecipanti superiore a tutte le “gare similari italiane dell'annata”. Nelle 250, a parte la mancanza del campionissimo Omobono Tenni, il diavolo nero del motociclismo italiano, risultano iscritti i primi tre piloti classificati del campionato nazionale in corso di svolgimento, (46) i “tre moschettieri della Benelli”, la casa costruttrice di Pesaro, cioè Nino Martelli (vincitore nella prova di Foggia), Emilio Soprani (vincitore a Bologna) e Amilcare Rossetti. A provare a contrastare il successo dei benellisti ci saranno i piloti della casa di Mandello, i guzzisti Leo Lorenzi, Giovanni Zagni e il maceratese Primo Moretti. Nelle 500 i favori del pronostico vanno a Ettore Villa su Gilera (vincitore assoluto nella stagione della Coppa Mussolini), che conosce molto bene il circuito, insieme a Biagio Nocchi e Nello Pagani, rispettivamente su Norton e Guzzi. Anche Berardo Taraschi su Benelli, fresco vincitore della terza edizione del Circuito Motociclistico di Teramo, (47) proverà a dire la sua sulla gara... Alla 500 parteciperà anche il fiorentino Aldo Bernardoni su Guzzi (vincitore delle prove di Foggia e Bologna nelle 350), che è in testa alla classifica di categoria del campionato italiano. Per questi ed altri nomi (48) la quinta edizione dello Scudo è pronta ad offrire ai teramani uno spettacolo sportivo eccezionale, “di quelli cui normalmente possono assistere i pubblici delle grandi città” come annuncia Il Solco dell'8 luglio, alla vigilia della gara.

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(46) Dopo lo svolgimento delle prove disputate nel calendario del 1939, cioè l'8. Coppa Mussolini, il 3. Circuito di Foggia e il 4. Circuito di Bologna.

(47) Berardo Taraschi, che disponeva di una Benelli SS. con la quale riesce a competere con le “otto bulloni”, dopo l'attacco iniziale di Ettore Villa, prendeva la testa della gara, facendo registrare un dominio assoluto e vincendo la classe 500 della Coppa Gaetano Pompetti. I risultati del 3. Circuito Motociclistico di Teramo (13 maggio 1939): Classe 250 cmc. -1. Umberto Ranieri (Benelli) che compie i 63 giri del percorso in 54'22"6 (media kmh. 69,515); 2. Alberto Rulli (Fusi) in 54'22"8; 3. Bruno Francisci (Benelli) in 54'29"8; 4. Italo Milani (Benelli) in 54'46"2; 5. Enrico Mariani (Benelli) in 57'12"2 – Classe 500 cmc. -1. Berardo Taraschi (Benelli) che compie 90 km in 1h15'38"4 (media kmh. 71,390); 2. Ettore Villa (Gilera) in 1h16'40"4; 3. Renato Micheli (Gilera) in 1h19'21"8; 4. Franco Garofali (Gilera) ritirato al 46. giro.

(48) A completare le credenziali dei piloti iscritti all'edizione del 1939 dello Scudo d'Abruzzo si riportano i risultati di spicco ottenuti da altri piloti, che attestano l'assoluto livello del lotto dei partecipanti: Bruno Francisci, vincitore di categoria nella IV Coppa Etna; Leo Lorenzi, vincitore di categoria nel II Trofeo Impero; Luigi Marcelli, primo assoluto nel II Trofeo Impero; Nino Martelli, vincitore della classe 250 nel III Circuito di Foggia; Alfredo Panella, più volte campione italiano nelle classi 175 e 250; Biagio Nocchi, più volte campione italiano delle 350; Umberto Ranieri, vincitore della classe 250 nella III Coppa Pompetti; Amilcare Rossetti, più volte campione italiano, vincitore di categoria nella Coppa Mussolini; Emilio Soprani, già vincitore nel 1938 dello Scudo del 1938 e vincitore di categoria nel Gran Premio d'Italia dello stesso anno.