Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Anche questa volta tuttavia le previsioni e le aspettative per il beniamino teramano risultano disattese. Taraschi “meriterebbe, per le sue grandi reali possibilità, un ben diverso trattamento dalla sorte”, ma il cambio forzato della moto all'ultimo momento, una candela che non funziona in partenza, i crampi che lo colpiscono alle gambe, pregiudicano le possibilità di vittoria del teramano, che riesce a piazzarsi solamente al quarto posto nella classe 500.
     Nella classe 250 la prevista lotta per la vittoria tra Soprani e Leoni si è risolta a favore di quest'ultimo, in possesso di una moto più adatta al percorso di quella con compressore di Soprani, il quale a sua volta ha dovuto fare i conti con alcune cadute, causate dall'impossibilità di controllare adeguatamente la moto nelle curve. Gianni Leoni (53) precede all'arrivo Umberto Ranieri (entrambi su Benelli) di oltre sette minuti! Nella classe 500 il controllo della gara è stato appannaggio di Ettore Villa su Gilera che non ha mai forzato l'andatura, tranne nei pochi giri in cui Igino Trevisan su Gilera ha tentato inutilmente di passarlo. Dopo l'edizione del 1940 lo Scudo finisce in soffitta, con gli eventi bellici che sconvolgono la vita del paese; passeranno quindici anni per riportarlo sulle strade di Teramo.
     Le classifiche finali della sesta edizione dello Scudo d'Abruzzo:

     Classe A (250 cc): 1. Gianni Leoni (Benelli), che compie i 35 giri pari a km. 112,420 in 1h26'35" 1/5 (media 77,901); 2. Umberto Ranieri (Benelli) in 1h33'39" 4/5; 3. Pietro Branconi (Benelli) in 1h33'53" 1/5 (fermato al 33. giro). (giro più veloce: 13. di Soprani (Benelli) in 2'20" 2/5) (ritirato Soprani al 33. giro).

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(53) Gianni Leoni (1915-1951) iniziò la carriera nel 1938 su una Benelli 250 conquistando numerosi successi. Nel 1949 debuttò nel motomondiale vincendo a Monza nella classe 125 su Mondial (nella stessa gara giunse secondo nelle 250 e quarto nelle 500), dove bissò il successo l'anno successivo. Nel 1951 vinse il Gran Premio d'Olanda. Morì nello stesso anno durante le prove del Gran Premio dell'Ulster.