Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     D) 4° TRATTO: ha andamento planimetrico quasi rettilineo, ed è quasi pianeggiante; è a macadam protetto in buono stato di conservazione e manutenzione- la larghezza della carreggiata è di ml. 6 circa.
     E) 5° TRATTO: Parzialmente alberato – ha andamento planimetrico tortuoso con curve a medio e stretto raggio e con pendenza variabile dall'1% al 2% circa; è a macadam protetto in buono stato di conservazione e manutenzione. Sono tuttora in corso lavori di ripresa delle abrasioni del piano carreggiabile, da parte della stessa Provincia di Teramo. Esistono saltuarie piccole deformazioni della sagoma stradale. La larghezza della carreggiata è di m. 6 circa.
     In merito al tracciato suddetto si rileva che mentre altimetricamente non presenta pendenze accentuate, ad eccezione del “Viale Bovio”, - interessante la S.S. N. 81, planimetricamente risulta difettosa a causa della tortuosità di esso, della limitata larghezza carreggiabile di parte del percorso, del minimo raggio di alcune curve, che inoltre non risultano sufficientemente rialzate; e, quelle inserite nel circuito per raccordare i vari tratti in parola, risultano prive di ogni rialzamento, e con sagoma trasversale irrazionale e non idonea per gare di velocità. Si dichiara perciò esplicitamente che, in considerazione di quanto anzi rilevato, e del fatto che il percorso prescelto per lo svolgimento delle gare si sviluppa tutto su strade destinate al traffico normale, nessuna responsabilità può essere assunta dall'A.N.A.S. e dagli altri Enti proprietari della strada, circa le conseguenze derivanti dalle alte velocità cui possono pervenire i partecipanti alle gare suddette.