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S. Maria Aprutiensis ovvero L'Antica Cattedrale di Teramo.
Studio storico-artistico
Francesco Savini
Forzani & C. Roma, 1898, pagine 112

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   6O S. Maria aprutiensis
   e addossata a questa, esistette in questo luogo. Ma se davvero fu così, fino a quando ed in quale forma essa vi esistette ? e come poi si trasformò in chiesa romanica del secolo xn e, specialmente, supponendo ciò avvenuto prima della nota mina della metà di quel secolo? i) A siffatte domande noi rispondiamo col séguito del nostro ragionamento, entrando insieme nella seconda parte di esso, quanto è dire nel campo storico, dopo esserci sinora intrattenuti in quello costruttivo ed artistico. E sotto questo riguardo diremo subito clic la nostra vecchia cattedrale doveva già esistere nell' 800, quando cioè, come abbiamo veduto (§ 3), Carlomagno largiva terre e case a S. Maria. E quale poteva essere questa S. Maria, se non quella che noi abbiamo fin qui, sotto il punto di vista dell' arte e della costruzione, arguita eretta nel secolo vili ? E se il documento carolino ce la mostra esistente già al principio del ix, col séguito dell' induzione storica noi possiamo, se non dimostrare, almeno argomentare, eh' essa dovette essere innalzata nell' antecedente secolo vm, e fors' anche prima. Difatti per le lettere di san Gregorio Magno(l) noi sappiamo che la sede apruziense fu restituita appunto nel primo anno di quel secolo, e precisamente nell'ottobre-novembre del 601, come provano i recenti studi del Jaffé-Ewald. w II pontefice dunque in una sua lettera di quella data diretta a Passivo, vescovo di
   (1) S. GREGOR. MAGNI, Epistolae, lib. XII (ediz. Maurina).
   (2) JAFFÉ-EWAUD, Regesta Pontif. ramati., n. 1855, Lipsia, 1885. tom. I.

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