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tempo poi divenne un'asilo, di cittadini illustri , nati ad acquistar feudi e castella; ed e a dire che venne in tanta riputazione nel regno, che si teneva per la prima Città dopo Napoli ; o come scrisse Angiolo di Costatilo / nel Libro vigesimo delle sue istorie : I' Aquila era a quel tempo potente , e solita di esser tenuta dai Re di Napoli , piò tosto per confederata che per soggetta. D'altronde Re Roberto aveva dichiarato nel i3a6; che i Governatori di essa dovevauo essere tatti Cavalieri (i) ; e si Egli , quanto Carlo II, Lodovico, Ladislao, Renato, Alfonso I, Alfonso II e Carlo V , in corrispondenti privilegi , diedero air Aquila il titolo di Città fedelissima alla reale corona (a).
(i) Riferisco qui le precise parole di Roberto : Sane pensantes quod omnis gens sub dtgniori conslituta culmine majorem semiti provisioni* effectum , hac edtclali or di nati one prasscribimus quod in Capitaneum Ci vitati* Aquila*, qua fide pollel , gratiteque servitiis , nullus prteficiatur otttnino , qui militari non sii cingalo decorai us.
(s) Carlo Secondo in un suo privilegio sotto la data di Napoli 34 Settembre anno 1*90, cosi ebbe a dire della c tlà di Aquila : Considerantes grata plunmum antiqua* /idei , et sincerae dtvolioni* merita quibus homines Cfattali* AquiUte erga nos jugiter clamine noscuntury e te Lo st sso Carlo scriveva in altro luogo : Sane dutn deb fa commemoratone revolvimus fidem claram , devotionis promptitudinem, et integrae sinceritatis affé cium , seduto* que servita , et obseqw'a fructuosa , quibus Aquilani Ci-ve*, et homine* Aquilani Dhtrictus fidele* nostri aptid bonae tnemoriae Dom'num Patrem nostrum , et nos in urgenti prae sentii necessitatis arti culo *edulitate prompta , et seduta promptitudine claruerunt, eie. Roberto nel i3ai disse cosi : Consideranter inspicimu* fide litotis iniegrae merita , et obsequia panter fructuosa Univenitatis Hominum Civitalis Aquilae noslrorutn Jtdel'umy etc. Lodovico e Gio-
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