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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   » apparisce , che il Magistrato Aquilana liberato (Beute eoa autorità Reale dispouea degli inte-u ressi di questo Comune ». E davvero f quantunque il nostro contado formava un sol corpo co* cittadini f pure il regime politico della città pervenne a tale , che era piuttosto da paragonarsi ad altri comuni liberi auliche a città soggetta, Ma di sopra è detto che il Magistrato Aquilano per privilegio reale dispouea delle rendite e di altri tributi sta della città , come dei castelli circonviciui , senza punto esser chiamato a far le sue ragioui a qualsiasi regio ufficiale; dunque l'Aquila, direi quasi, reggevasi a popolo (i). —-Ne meno benevolo si addimosiiò verso gli Aquilani Re Ladislao , il quale uel i4<>6 gli accordò la segueule esenzione , cioè che per tutta la provincia dell' Abruzzo questi non avessero a pagar peso veruuo ; che anzi nel t4<>8 per lui medesimo ottennero i cittadini tutti di non potere essere astretti a comparire nei Tribunali di Napoli nei mesi di Luglio ed Agosto, ancorché chiamati per qualsivoglia urgentissima causa , e ciò , dice il Cirillo « per la difformità dell'aere». La Regina Giovauna seconda di questo nome, memore delia fedeltà degli Aquilaui nell9 assedio di Braccio , con suo Diploma spedito nel i4?4* ordinò che la città di Aquila, il Coutado, le Pertinenze e Distretto , per ben cinque anni fossero esenti
   (i) Girolamo Pico parlando del Magistrato Aquilano ebbe a dire « Il magistrato dispensa l'entrate di proventi, » le gabelle , e altre esigenze della città e del contado t 1» senza darne conto a qualsivoglia regio ufficiale , ed è » d'arbitrio de*cittadini creare i Signori del magistrato » ogni sei mesi. Reggesi da se stessa, ponendo Governa-» tori e Castellani per i castelli e fortezze a lei soggette »•
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