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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lodato Re Ferdinando, che la città di Àquila potesse eleggere e nominare due uomini persuoi Governatori , 1' uno de'quali : rimaneva nell1 officio confirmato dal Re. Vedi fiducia che ponevauo questi Principi gelosi di. signoria nella mente e iteli'interezza del cuore «degli Aquilani , anzi addimostravano certa speciale inclinàzione dell'animo verso di loro, e n' avean ben d'onde,, perciocché Aquila tenne sempre fede a' suoi re , e òdio lo scettro degli usurpatori. Nel i494 Alfonso lt figlio di 'Re Ferdinando dischiuse la mano alle beneficenze , e confermò alla Città e Distretto dell' Aquila ( da lui chiamata ; CMr tatis' nostrae amantissimae Aquilae) i privilegi, grazia, concessioni, immunità, preminenze, giurisdizioni /franchigie ed altro concessogli già da Sovrani suoi predecessori ; ed è a dire che fino al f 509 la nostra Città esercitava piena giurisdizione su le terre del suo contado e nell'intiero Distretto. Potrei aggiungere ancora    lere carlini d' argento, mezzi carlini, trentini e b jocchi, e che la tenesse dal Re senza dipendenza da altri , vita durante. D' altronde sappiamo , che la Zecca istituita io questa Città fin dacché regnava Giovanna T , erasi readula famosa iu tutto il regno , massime al tempo di Giovanna Il ; e ciò per monete di varie sorte, e di argeato priiic palmente usale assai nel regno. Il Vergara poi \Mo-vete del Regno ) riporta quelle couiate in Àquila sotto Giovanna 1 , Carlo III di Durazzo , Giovanna II , Ludovico I , Ladislao fino a Carlo V Irnperadore,
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